Antonio Gaito (Tuttonapoli.net). “Napoli e il Napoli provano a farsi male da soli”

Col Palermo è arrivata l’ennesima conferma della qualità e dell’organizzazione del Napoli di Sarri. Due reti, tre pali, un paio di miracoli di Sorrentino col 70% di possesso e nessuna occasione da rete subita, come già accaduto col Chievo. La quinta vittoria di fila, la settima considerando le coppe e – nelle ultime dieci – […]


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Col Palermo è arrivata l’ennesima conferma della qualità e dell’organizzazione del Napoli di Sarri. Due reti, tre pali, un paio di miracoli di Sorrentino col 70% di possesso e nessuna occasione da rete subita, come già accaduto col Chievo. La quinta vittoria di fila, la settima considerando le coppe e – nelle ultime dieci – uno score di nove vittorie ed un pareggio con con 29 gol fatti ed appena 3 subiti. Eppure, in questi giorni che portano alla sfida col Genoa, s’è parlato di tutt’altro: proprio quando sembrano esserci tutti gli ingredienti per puntare in alto senza alcun timore, Napoli ed il Napoli – in alcuni casi – provano a farsi male da soli.

Partiamo dalla reazione di Insigne, eccessiva e fuori luogo, chiaramente sia per compagni come Mertens e Gabbiadini che trovano poco spazio ma anche perchè per Sarri è un titolarissimo ed alla prima occasione prova a risparmiarlo per quella seguente (e domani dovrebbe partire di nuovo dall’inizio). Agli eccessi dell’attaccante napoletano, però, fanno seguito anche quelli della piazza (in realtà c’erano stati già in precedenza con l’inutile e surreale discussione sulla numero 10) che ha ingigantito una scena frequente sui campi di calcio con il giocatore che esce che allarga le braccia e dice qualche parolina di troppo, magari per pentirsene già dopo un paio di minuti. Non sono mancate richieste di multe, esclusioni prolungate, ma probabilmente è il prezzo da pagare per un napoletano che indossa la maglia del Napoli: come i fischi con l’Athletic ed in altre gare in cui onestamente non risultò il peggiore azzurro in campo.

Ieri intanto è tornato a parlare De Laurentiis. Il presidente ha enormi meriti: dalla scelta dell’allenatore alla volontà di confermare tutti i big senza rivoluzionare l’organico, nonostante contestazioni ed un malcontento generalizzato. Non è mancata la protezione a Sarri dopo le difficoltà iniziali, ma le parole di ieri porteranno inevitabilmente il tecnico a dover tornare sulla questione modulo ed a presunte pressioni sul cambiamento: “Visto che non arrivavano i risultati chiamai Giuntoli e gli dissi di convincere il mister a giocare col 4-3-3, lui mi disse che glielo stava già dicendo, ma bisognava insistere. Alla fine si convinse ed i risultati si sono visti”. Non sono mancati anche riferimenti a Benitez (“Higuain nostra intuizione, lui voleva Damiao”) e Reina (“L’anno scorso l’agente cercava l’accordo con un altro club, poi quando tornò dissi che era tardi”). E con le eventuali repliche ci sarà materiale in abbondanza per una piazza che ama diversi in pro o contro, fazioni contrapposte come se fosse un derby.

Antonio Gaito – Tuttonapoli.net

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