Adailton: «A Genova ho trascorso un anno molto bello»

Adailton, quanto brucia la sconfitta contro la Juventus? “Brucia tantissimo: per quanto si è visto nei novanta minuti, non lo meritavamo. Ma aver messo in difficoltà una squadra come la Juventus ci dà la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Resta il rammarico di non aver ottenuto dei punti, però la prestazione ci dà fiducia: […]


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Adailton, quanto brucia la sconfitta contro la Juventus?

“Brucia tantissimo: per quanto si è visto nei novanta minuti, non lo meritavamo. Ma aver messo in difficoltà una squadra come la Juventus ci dà la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Resta il rammarico di non aver ottenuto dei punti, però la prestazione ci dà fiducia: giocando così i risultati arriveranno con più facilità, e con essi i punti che ci servono per restare in una zona tranquilla della classifica, quindi pensiamo soltanto a ripetere prestazioni come quella di domenica”.

Tu, poi, sei andato vicinissimo al gol, avendo colpito una traversa su punizione.

“Secondo me sarebbe andata dentro, se non fosse stata per una piccola deviazione della barriera. Dispiace, perché sarebbe stata una situazione importante per me e per la squadra. Ci riproverò: è già la terza volta che colpisco i pali su punizione: speriamo che qualcuna torni ad andare dentro”.

Dici che il gol sarebbe stato importante anche per te.

“Negli ultimi tempi credo di aver avuto un leggero calo fisico: non ero fresco e brillante come nella prima parte del campionato, ma può succedere nell’arco di una stagione. Credo ormai di essermelo lasciato alle spalle: domenica mi sentivo bene e tranquilli per provare anche giocate più difficili. Spero di continuare a crescere a livello fisico e di tornare a dare un contributo importante come un paio di mesi fa”.

Vicino al gol c’è andato anche Gimenez, ma il suo palo ha il sapore del gol sbagliato.

“Ma sono cose che capitano a tutti, anche ai grandi campioni: succede, quando pensi di aver già fatto gol e cali un minimo la concentrazione al momento di calciare in rete; paradossalmente, se avesse avuto ancora Buffon davanti a sé Gimenez avrebbe calciato con più precisione. Lui deve restare molto tranquillo e continuare a lavorare serenamente: sta facendo bene, sta crescendo, ha il supporto di tutti i compagni. Sono sicuro che ci darà una grossa mano da qui alla fine del campionato”.

Il periodo racchiuso tra le due partite con le genovesi all’andata è stato il più difficile per voi: quanto siete cambiati, a un girone di distanza?

“Siamo cambiati parecchio: allora non eravamo una squadra convinta, non arrivavano prestazioni e punti per poter affrontare serenamente squadre importanti come Genoa, Napoli e Sampdoria. Ora invece ci arriviamo in un momento diverso, sotto questo aspetto, e ne giocheremo due in casa: dobbiamo continuare a giocare con concentrazione, convinzione e compattezza, aggredendo gli avversari e approfittando anche delle due partite consecutive al “Dall’Ara”. In questo modo, possiamo ottenere buoni risultati in queste partite”.

Quanti punti vorresti fare nelle prossime tre partite?

“Io dico sempre che si parte dai nove punti che le tre partite mettono a disposizione. Detto questo, essendo che si tratta di avversari importanti, direi che 5-7 punti sarebbero un buon bottino. Sarebbe importante non perdere a Marassi, e se possibile anche vincere dato che il Genoa è una squadra che durante la partita concede qualcosa: per riuscirci devi essere bravo a sfruttare questi momenti, ma anche a difendere bene perché loro creano anche tante occasioni da gol, giocando con velocità e aggressività. Napoli e Sampdoria attraversano un buon momento, ma le affrontiamo in casa: dobbiamo sfruttare al massimo il fattore campo”.

Domenica affronterai il Genoa da ex.

“Ho vissuto un anno molto bello a Genova, quello della promozione in A. Il Genoa ha una tifoseria molto calda: sarà uno dei punti a proprio favore. E ha un grande allenatore che sfrutta le qualità dei propri giocatori e chiede grande aggressività alla squadra: giocano a ritmi molto alti e gli avversari che non si adattano a quei ritmi rischiano di essere assediati nella propria area. Dobbiamo essere bravi a giocare allo stesso ritmo, controbattendo ad ogni azione, limitandoli e sfruttando le occasioni che concederanno”.

Lazio, Udinese e Parma sono da considerare coinvolte nella lotta per la salvezza?

“Sono squadre forti, hanno giocatori e qualità per risalire in classifica: questo ci deve ricordare che il campionato è difficile e che se non stai attento ogni domenica ti puoi trovare di nuovo nella mischia. Evidentemente hanno qualche problema, ma dobbiamo guardare solo a noi stessi e pensare a fare i punti per arrivare alla salvezza”.

La quota salvezza si è abbassata?

“Penso che a 39-40 punti uno possa essere tranquillo. Per arrivarci dobbiamo continuare a giocare in questo modo: ognuno fa il suo e un po’ di quello che deve fare il compagno; è la filosofia del mister e quella che deve avere una squadra che vuole ottenere risultati, altrimenti non si va lontano nel campionato italiano. Con queste armi siamo usciti da un momento complicato: se continuiamo in questo modo, la salvezza è più vicina di quello che si possa pensare”.

 

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