C’è chi dice che Genova gli entrò nel cuore a poco a poco. E chi invece che fu un colpo di fulmine, una di quelle robe che fanno traballare a prima vista. “Lui la racconta così. Che la prima volta in cui vide la città dalla sopraelevata” sibila un amico, “restò incantato e, quel giorno, sentì che sarebbe diventata la sua città”. Poco importa. Oggi Sidio Corradi, vice-mister della Primavera, compie gli anni e ne spegne 70. Pari pari a Gigi Riva. Una vita nel Genoa. Prima su e giù per la fascia, il 10 o il 7 sulla schiena. Folate, dribbling, gol. Trentaquattro pappine in 117 presenze di campionato. E un attaccamento alla maglia, un senso di appartenenza, da farlo diventare idolo della Gradinata Nord. Da ragazzo vinse lo scudetto con il Bologna, quel Bologna che il mondo faceva tremare. Tanto Cesena, tantissimo Genoa negli anni Settanta. Nella sua carriera è stato allenato da Liedholm, ha avuto per compagno Bettega, ha sfidato Eusebio (in una storica amichevole con il Benfica al Ferraris). Tre promozioni con il club più antico in Italia e poi e poi la nuova vita nel settore giovanile. Passano gli anni, lui è sempre lì. La tuta rossoblù come seconda pelle e chissà se la usi come pigiama. Il padre Luigi faceva il pescatore sulla costiera romagnola. Come la canzone di Fabrizio De Andrè. E’ proprio vero che le favole a volte si avverano. Tanti auguri dal tuo Genoa.
Buon compleanno a Sidio Corradi, “promettente giovanotto” rossoblù (ci permetterà questo nostro appellativo scherzoso) anche da Pianetagenoa1893.net. (Ma. Lig.)
