Il Grifone guadagna un punto prezioso contro un Crotone tanto ben organizzato quanto scarso nei singoli.
Siamo onesti: il Genoa di oggi è una squadra da Serie B. Per dimostrarlo è sufficiente ricordare che nelle ultime 11 giornate di calendario il Grifone ha incassato solo 6 punti, 2 in meno del Crotone. E il calendario dice Firenze fuori, Sassuolo in casa, Napoli fuori, con 2 partite su 3 proibitive.
Questo Genoa è il frutto delle peggiori tendenze societarie. La cacciata di Gasperini è stata una scelta realmente inspiegabile.
Ma la catena successiva di errori è da galleria degli orrori. Preziosi ha presentato Ivan Juric come un predestinato, assolutamente in grado di uguagliare e poi superare il maestro Gasperini.
Il Genoa ha iniziato bene, assistito da una preparazione mirata e da un po’ di buona sorte. Tuttavia con il tempo i pessimi segnali avuti nelle partite contro Pescara, Lazio, Empoli e Atalanta ad esempio, sono diventati permanenti, e Juric si è via via dimostrato, sotto diversi profili, non ancora maturo.
Già prima del mercato era abbastanza evidente che il Mister è mono-tematico. La squadra inizia a giocare in un modo e finisce, spompata, giocando nello stesso modo. Il genoa in tutte le partite ha delle “fiammate”, con una produzione anche significativa di palle-gol. Ma gli attaccanti spesso mancano di lucidità, nell’ultimo passaggio o sotto-porta. Una volta esaurita la carica a testa bassa, la squadra si spegne e l’avversario ti annienta.
Juric inoltre gestisce malissimo i cambi. Il Gasperini 2 era un maestro nel cambiare faccia, anche più volte nei 90 minuti, alla propria squadra. La rosa odierna, è vero, non offre grande alternative. Ma dopo il rigore di ieri regalato, il Genoa avrebbe dovuto chiudersi, difendendo con le unghie 3 punti risolutivi per tutta la stagione. Perché il tecnico non ha inserito Orban (peraltro pessimo), al posto di un esausto Simeone, magari passando a 4 dietro? Ieri Juric ha commesso gli stessi errori visti contro il Palermo.
Juric si è dimostrato finora anche inadeguato per affrontare la solita rivoluzione di gennaio. Chi allena il Genoa sa che Preziosi a gennaio vende pesantemente. Chi allena il Genoa deve arrivare a questa fase della stagione preparato.
Se la società compra Beghetto, Morosini e Taarabt, e il Mister non li schiera nemmeno quando ha tre partite in una settimana e tanti infortunati, significa che sono acquisti non graditi.
Ora il tecnico croato dovrà inventarsi qualcosa: i bonus sono esauriti e lo spettro della stagione Malesani-Marino-Malesani-De Canio è reale.
