Presentata la ristampa anastatica di “Questa è la Storia del Genoa” al Museo rossoblù

Presenti Fabrizio Calzia (editore di Galata Edizioni), Gianluca Baldasso (nipote di Aldo Merlo e figlio di Attilio Baldasso, illustratore del libro) e Claudio Onofri

Fabrizio Calzia e Gianluca Baldasso, nipote di Aldo Merlo e figlio di Attilio Baldasso, l´illustratore del libro (Foto Pianetagenoa1893.net)

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È stata presentata oggi pomeriggio, al Museo del Genoa, la ristampa anastatica di “Questa è la Storia del Genoa”, la prima storia del club calcistico più antico d’Italia scritta a quattro mani nel 1947 da Aldo Merlo e Renato Tosatti, “Maestri di cerimonie”. Presenti Fabrizio Calzia, editore di Galata Edizioni e moderatore dell’incontro, Gianluca Baldasso, nipote di Aldo Merlo nonché figlio di Attilio Baldasso, illustratore del libro e Claudio Onofri il quale è stato coinvolto nel ricordare qualche simpatico aneddoto del suo passato da giocatore. Nel corso dell’incontro, poi, Fabrizio Calzia ha donato un libro originale (numerato 963) a Gianluca Baldasso, mentre in sala era presente un tifoso genoano (Ettore De Katt) con in mano il libro (numerato 23) con una particolare dedica di Aldo Merlo («A Ruccio De Katt piccolo tifoso di sette anni grande amico  del “celebre giornalista”. Con tanto affetto», si legge nell’autografo).

Al termine dell’incontro, Pianetagenoa1893.net ha rivolto alcune domande a Fabrizio Calzia sull’importante iniziativa per i tifosi genoani.

Nel 1947 che necessità c’era di scrivere un libro sulla storia del Genoa? «Credo che ci fosse la necessità, in quanto era la prima storia del Genoa. Perché? Forse perché c’era stata una guerra di mezzo, forse perché il calcio tornava alla ribalta, c’era la gioia di vivere e la domenica ritornava ad essere un punto di riferimento per lo sport. Probabilmente in quel momento sono affiorati i tanti bei ricordi che la guerra aveva, non voglio dire sepolto, ma quantomeno rimosso».

Il libro originale era stato tirato in 1000 copie ed è forse caduto nell’oblio per tantissimi tifosi genoani? «Sì e no, nel senso che è sempre rimasto un pezzo da collezione introvabile ma comunque molto desiderato ed anche molto ricercato. Dal punto di vista dei contenuti è ovviamente superato da altri testi che giocoforza sono più attuali. Però, dal punto di vista della “poesia” credo che rimanga un libro inimitabile».

La ristampa anastatica è stata realizzata anche grazie ad una “autorizzazione” di Gianluca Baldasso, nipote di Aldo Merlo, al quale ha donato un libro originale. «Senz’altro, ma questo va oltre il dato tecnico, vista la necessità di chiedere il permesso all’erede. Come ha sottolineato anche Gianluca nella conferenza, è nata un’amicizia spontanea tra genoani. Non posso nemmeno dire di essermi privato di una delle copie che era in mio possesso perché ho la sensazione di averla comunque consegnata all’enorme oceano rossoblù, dove ogni goccia forma questo grande mare».

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