CORRIERE DELLO SPORT – Il Ponte Morandi e i racconti del dolore

Il quotidiano riporta la prefazione scritta da Criscito (capitano del Genoa) e Quagliarella (capitano della Sampdoria) per il libro "Vite spezzate" il libro scritto da Benedetta Alciato parente di tre vittime del tragico crollo

Genoa Criscito Quagliarella
Criscito e Quagliarella, capitani contro (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Domani ricorrerà l’anniversario del tragico crollo del Ponte Morandi, in cui hanno perso la vita 43 persone. Il Corriere dello Sport oggi in edicola riporta la toccante prefazione scritta da Domenico Criscito (capitano del Genoa) e Fabio Quagliarella (capitano della Sampdoria) per il libro “Vite spezzate” il libro scritto da Benedetta Alciato, cognata di Roberto Robbiano e di Ersilia Piccinino, precipitati con il figlio Samuele nella voragine e morti tra le macerie del viadotto genovese. Il ricavato del libro edito da “Il Canneto” sarà devoluto all’associazione Angsa Liguria Onlus, che si occupa di autismo. Il volume ospita anche l’intervento del sindaco di Genova Marco Bucci. Ecco un breve stralcio della prefazione: «Quel 14 agosto non è caduto solo il Ponte Morandi. Quel 14 agosto siamo crollati anche noi, che siamo rimasti vivi morendo dentro. Noi napoletani con l’accento genovese. Noi, capitani di due squadre diverse ma di una città unica. Noi, che abbiamo una responsabilità: lavorare sulle due sponde opposte, ben sapendo – però – che Genova è un tesoro da preservare tutti insieme. Noi, che ci sfidiamo nei derby, ma che diventiamo compagni quando ci togliamo la maglia da gioco. Noi, con il cuore a cui mancano 43 frammenti».

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