La sosta per le nazionali, normalmente invisa a gran parte dei tifosi rossoblù, ha questa volta regalato un weekend dolce e spensierato, finalmente senza sconfitte: merce molto rara negli ultimi mesi per i Genoani.
La traversata nel deserto che dovrà condurre il Grifone a terminare il campionato in Serie A è malauguratamente ancora lunga. Il risveglio dal caldo torpore primaverile della sosta sarà infatti brusco. A Genova scende Gasperini: 55 punti, zona Europa e Bergamo che brucia d’amore per lui.
Strano il calcio! Preziosi ha proposto a Percassi il Gasperson per lasciare spazio al talento Juric, definito un predestinato. Molti, a Genova, hanno pure condiviso l’esonero del Gasp! Bevendosi la favoletta che l’astro nascente Ivan fosse meglio di “quel presuntuoso di Gasperini”.
E invece domenica sulla panchina del Genoa ci sarà Mandorlini, chiamato a muovere la classifica perché il progetto di successione e rinnovamento nel frattempo è miseramente fallito. Il comandante Juric si è prima insabbiato nelle secche della “rivoluzione Preziosiana”, e poi si è incaponito affondando sullo scoglio Pescara.
Ed è bene ricordare ai critici dell’atteggiamento iper-difensivista di Mandorlini che, ancora a oggi, il 5-0 rifilato da Zeman a Juric è l’unica vittoria degli abruzzesi in questo campionato.
Il Popolo rossoblù domenica potrà rivivere le tante domeniche di festa e di gloria. Papu Gomez e compagni metteranno in campo al Ferraris una filosofia e uno spettacolo visti spesso a Marassi e che tanti punti e vittorie ha portato in passato al Grifone.
Bentornato Gasperini! E grazie per tutti quei trionfi che ora sembrano già molto, troppo lontani.