“All’interno delle istituzioni federali ci sono delle frizioni che impediscono la composizione del consiglio e finché va avanti questa situazione non si avrà una decisione sullo Scudetto 1914-15”. L’avvocato Gian Luca Mignogna, che ha promosso la richiesta dell’ex aequo della vittoria nel campionato 1915 tra Lazio e Genoa, ha parlato delle ultime novità al riguardo ai microfoni di TMW Radio.
Il legale, che aveva indetto una raccolta di firma, spiega: “Il procedimento è straordinario ed è successo in passato per esempio con il campionato tolto alla Juventus e assegnato all’Inter. Tavecchio lo scorso anno ha nominato una commissione di esperti che hanno redatto il loro parere dicendo che l’unico modo per rendere giustizia ai fatti accaduti è assegnare l’ex aequo del campionato. Il 20 luglio è stato acquisito il responso dal consiglio, con Tavecchio che aveva delle perplessità in merito all’organo che avrebbe preso la decisione. Poi il presidente il 4 agosto ha sciolto le perplessità dicendo che avrebbe deciso il consiglio, che però nel frattempo è entrato nel semestre bianco”. D
Secondo Mignogna non ci sono dubbi: “Da qui all’estate si deve decidere: ci sono prove schiaccianti e non si può che arrivare all’ex aequo. La mancanza di 4 componenti per il consiglio impediscono la chiusura della vicenda”.
Tuttavia, conclude l’avvocato, “i tifosi genoani devono stare tranquilli perché i 9 scudetti rimarranno tali. La Lazio nel 1915 era l’unica ad aver completato e vinto il proprio girone locale, ma venne ignorata: forse perché l’assegnazione avvenne nel 1921 con la riunificazione dei campionati con il contributo della dirigenza dei liguri. Sono super ottimista, la mia preoccupazione è di ordine politico. A Roma ci sono tante lobby di potere e dall’altra parte del Tevere la cosa non è amata: c’è stato un tentativo di fronda che ha avuto spazio a livello mediatico”.