GRIFO D’ATTACCO – Genoa, riparti dal dodicesimo posto

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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La stagione 2017-2018 passa agli archivi con il dodicesimo posto in classifica del Genoa. E’ stata una domenica di calcio (il Toro ha vinto 2-1 a Marassi), di addii e graditi ritorni. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 88ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Qual è il suo bilancio della stagione? «Le ultime quattro sconfitte consecutive hanno smorzato l’entusiasmo della salvezza, il vero e unico lato positivo della stagione. Il dodicesimo posto, tutto sommato, è un piazzamento onorevole: il Genoa deve ripartire da qui. Il filotto di ko ha fatto capire che con il fuoco non si scherza, servono motivazioni in ogni partita e il Grifo non ne ha più da un mese. Dispiacciono, soprattutto, le dieci sconfitte al Ferraris. Il mio podio stagionale vede Perin al primo posto, poi Spolli e Pandev».

La partita con il Torino ha confermato ancora una volta l’assoluta sterilità offensiva del Genoa. «Non era impossibile battere questo Torino, il primo tiro in porta del Grifo è stato di Omeonga al 45′. La coperta è corta: non appena il Genoa ha provato ad esporsi, ha solo perso. I gol del Toro sono da polli, più che da Spolli, il vero faro della difesa rossoblù. Per il resto manca un centrale veloce, un playmaker e fare chiarezza tra i portieri e gli attaccanti. Pandev ha disputato un’ottima stagione ma a luglio compirà 35 anni ed è impensabile che possa essere il baluardo d’attacco del futuro».

Criscito ha ricevuto l’abbraccio del Popolo genoano… «Mimmo sarà il jolly del prossimo Genoa perché darà più opzioni di gioco a Ballardini. Ha ragione il tecnico di Ravenna, è un ritorno importante e non casuale quello di Criscito: ha fatto una scelta di vita lodevole perché ha riabbracciato il Genoa e la città di Genova. Mimmo è un ragazzo sincero, ricco di valori: sarà il capitano del Grifo e avrà un futuro in società».

Perin non ha chiuso completamente la porta dell’addio. «Sarà un mercato dove i portieri saranno protagonisti: il Napoli perde Reina e forse Rafael, la Roma rischia di rinunciare ad Alisson, la Juventus ha bisogno di un portiere da alternare a Szczesny. Se Perin andrà via, il Genoa non dovrà sbagliare il portiere. Personalmente mi piace Skorupski, lo trovo più preparato di Audero e più pronto di Marchetti, che non gioca da tanto tempo».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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