Il Genoa in una settimana getta alle ortiche la possibilità di insediarsi nelle zone altissime della classifica, incamerando zero dei 9 punti disponibili contro squadre abbordabili come Catania, Atalanta e Chievo. La prestazione di ieri con un Chievo catenaccio, fallo sistematico e golletto, è stata disastrosa sopratutto a centrocampo.
La squadra dovrebbe pensare a vincere con il Parma, i tifosi se lo aspettano. Personalmente accetterei di buon grado anche un pareggio, visto l’attitudine a imbarcare contro punte veloci tipo Giovinco e Biabany. E sopratutto visto la successiva trasferta in Salento contro la terzultima in classifica. Perdere con il Parma e perdere a Lecce significherebbe ridurre drasticamente il margine di sicurezza, e finire veramente nel vortice della lotta salvezza, con premesse poco auguranti per la fine di una stagione che, più della precedente, sta segnando una svolta, soprattutto a livello societario.
Preziosi ha cambiato il medico sociale (giusto, troppi infortunei e ricadute) e a quanto pare ha deciso di interrompere il proprio rapporto di collaborazione anche con Capozucca. Il Presidente e il Direttore Sportivo hanno alzato una cortina fumogena che non lascia nemmeno intravedere i veri motivi di questa annunciata separazione. Certo è che Capozucca deve aver avuto un ruolo decisivo nei tanti, troppi, acquisti sbagliati durante le ultime sessioni di mercato (anche Jorquera in fin dei conti sta sparendo).
Preziosi sta avvicendando delle figure chiave all’interno del Genoa CFC. Ma già dopo pochi mesi possiamo affermare che la figura che veramente sta mancando, per il suo carico di entusiasmo e per il suo rapporto con i giocatori, è Fabrizio Preziosi. Immaginiamo che Fabrizio sia impegnato con il core business di famiglia, ma in questa fase di profondo rinnovamento societario, qualora nelle prossime settimane le cose precipitassero, un suo ritorno potrebbe essere la soluzione giusta per dare una svegliata e una controllata all’ambiente.
Federico Santini
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