Il Grifo alla Scala del calcio per un trofeo che non vince dagli anni ’30

Del pomeriggio del Manuzzi mi è piaciuto soprattutto vedere due curve piene dietro le porte. Una rarità. Quasi un amarcord, in un calcio fatto di improbabili settori ospiti e di tessere del tifoso. Il Vecchio Balordo ha guadagnato comunque un buon punto a Cesena. Un punto fuori casa è sempre apprezzabile. Pareggio squallido, vero, dal […]


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Del pomeriggio del Manuzzi mi è piaciuto soprattutto vedere due curve piene dietro le porte. Una rarità. Quasi un amarcord, in un calcio fatto di improbabili settori ospiti e di tessere del tifoso.

Il Vecchio Balordo ha guadagnato comunque un buon punto a Cesena. Un punto fuori casa è sempre apprezzabile. Pareggio squallido, vero, dal punto di vista delle emozioni. Ma quante partite come quella di ieri abbiamo visto perdere al Genoa? Quante volte, anche in tempi recenti, il Genoa ha rilanciato pericolanti e matricole?

Parlando di calcio, la difesa tiene a meraviglia. A proposito, dove sono finiti i criticoni dell’operazione Kalazde? Ricordo molti genoani, quasi tutti a dire il vero, criticare Preziosi per la cessione di Sokratis e l’acquisto del Capitano della Georgia, anche ieri in assoluto migliore in campo.

La rivoluzione di Gennaio porterà altri movimenti in uscita e in entrata. Dentro un centrocampista di quantità, un fantasista e un centravanti.

Preziosi ha sempre esagerato con la punta. Una squadra per vincere ha bisogno di un bomber da 15 gol a stagione. E il Joker infatti ha sempre esagerato con il centravanti comprando giocatori di livello per il ruolo. Il vero rammarico è Marco Di Vaio, inventato esterno (con Gasparetto al centro) e poi regalato al Bologna: 50 gol in due anni e mezzo. Spiace anche per Luca Toni. I giornali dicono che si sia risentito per il voto 3 in pagella dispensatogli dal Presidente. Facendo il conto della serva, ogni suo gol e’ costato quasi 700 mila euro. Quelli di Ibra al Milan costano meno. Credo che chi avesse quindi motivi per risentirsi fosse più che altro il Presidente del Genoa. Aggiungo, da tifoso, che mi ha dato fastidio sentire Toni dichiarare di aver coronato un sogno raggiungendo la Juventus. Capisco che la Vecchia Signora sia un traguardo professionale prestigioso. Tuttavia trovo che queste dichiarazioni siano state una caduta di stile nei confronti di noi genoani che l’abbiamo accolto con entusiasmo e simpatia e incitato e difeso sino al giorno prima. Potrei dire, caro Luca, che anche noi tifosissimi genoani abbiamo coronato un sogno con la tua partenza, ma non lo dirò. Auguri per un futuro radioso.

Mercoledì andiamo alla Scala del Calcio. Affrontiamo una squadra rigenerata nel morale dall’arrivo di Leonardo. Magari la società meneghina deciderà di snobbare inconsciamente la competizione per concentrarsi su campionato e Coppa campioni. Due anni fa affrontammo in Coppa Italia l’Inter di Mourinho. Io adoro Josè. Vincente nato. Impressionante come non volesse mai lasciare nemmeno le briciole agli avversari. Sempre in campo con i migliori, mai turnover. Grande comunicatore, grande comandante in capo, grande motivatore. E poi non scorderò mai i complimenti alla Gradinata dopo la goleada interista dell’anno scorso. Il miglior allenatore del mondo che pubblicamente riconosce di aver visto cose simili solo a Liverpool, e che afferma che l’amore della Nord è il vero spettacolo del calcio!

A me non dispiacerebbe andare avanti in Coppa Italia. E’ vero che conta nulla, ma è anche vero che non la vinciamo dagli anni ’30.

Io sarò in tribuna a San Siro, ma non nel settore ospiti, perché non ho la tessera.

Federico Santini federico.santini@yahoo.it

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