Il Genoa rischia: occorrono provvedimenti drastici e immediati

La legge di Murphy ci ricorda che “Se qualcosa può andar male, lo farà”. La legge del calcio applicata al Grifone recita che: “Se qualcosa può andar male al Genoa, lo farà sicuramente”. Il Grifone acciuffa per i capelli un altro pareggino che tiene in vita la speranza di non RETROCEDERE. Chiedo scusa se utilizzo […]


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La legge di Murphy ci ricorda che “Se qualcosa può andar male, lo farà”. La legge del calcio applicata al Grifone recita che: “Se qualcosa può andar male al Genoa, lo farà sicuramente”.

Il Grifone acciuffa per i capelli un altro pareggino che tiene in vita la speranza di non RETROCEDERE. Chiedo scusa se utilizzo i caratteri cubitali, ma sento e leggo in giro troppi esperti che continuano a sostenere che la lotta per la sopravvivenza nella massima serie non riguarda il Genoa. Balle! Senza offesa per alcuno. Dobbiamo essere intellettualmente onesti e ammettere che la squadra è molto lacunosa ergo scarsa. Non possiamo nemmeno appellarci alle assenze per infortuni: Kucka, Costant, Bovo, Antonelli, Granqvist, ma di cosa, o chi, stiamo parlando? Qualcuno crede realmente che i sopra citati calciatori possano essere decisivi o risolutivi per le sorti del Vecchio Balordo? Il destino del Genoa si deciderà a breve. Il calendario dice che il Lecce domenica affronterà il Cesena in casa, mente i Rossoblù perderanno a San Siro contro l’Inter. Ca va San dir che domenica prossima il Vecchio Balordo diverrà definitivamente la lepre per le due squadre ancora con speranza di salvezza; con la prospettiva per la truppa di Cosmi di un ulteriore turno casalingo contro l’altalenante Roma, e un Genoa a far visita a un Novara all’ultimissima spiaggia.

La situazione insomma è tragica. Il Presidente Preziosi deve compiere due mosse fondamentali. La prima, a livello societario, è quella di richiamare il figlio Fabrizio per evitare che la certa partenza di Capozucca si tramuti in una “vacatio legis” in seno all’area tecnica. Sul tema del ritorno ad interim di Fabrizio, che caldeggiamo da oltre un mese, stupisce il silenzio degli organi di stampa specializzati.

La seconda mossa, forse non l’avremmo mai detto, è cambiare Marino, richiamando Malesani, che aveva comunque la stima del Gruppo e sopratutto una fortuna sfacciata. Nel frattempo, per togliere ogni alibi ai giocatori, manderei la squadra in ritiro, non punitivo, ma preventivo.

A meno di suicidi di altre squadre (leggasi Lecce, Siena o Parma) e nelle condizioni attuali il Genoa è destinato alla Serie B. I tifosi se ne sono accorti da un pezzo, e anche gli ultimi scettici ieri ne avranno avuto buona conferma.

Urge intervenire. Da ieri.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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