IL GIORNALE DELLA LIGURIA – Anche il delitto di Cogne nelle accuse contro il Genoa

Il Giornale della Liguria rivela stamani un gustoso retroscena dell’appello su Lazio-Genoa svoltosi davanti alla Corte Federale. «Il dibattimento in appello ha visto – si legge sul quotidiano – Palazzi tentare ogni tipo di strada per sostenere le proprie ragioni, finendo ogni volta sempre più in difficoltà. Il pm ha citato adddirittura la sentenza di […]


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Il Giornale della Liguria rivela stamani un gustoso retroscena dell’appello su Lazio-Genoa svoltosi davanti alla Corte Federale. «Il dibattimento in appello ha visto – si legge sul quotidiano – Palazzi tentare ogni tipo di strada per sostenere le proprie ragioni, finendo ogni volta sempre più in difficoltà. Il pm ha citato adddirittura la sentenza di Cogne, per dire che che Omar Milanetto e il Genoa, per essere scagionati, avrebbero dovuto dimostrare una teoria alternativa proprio come Annamaria Franzoni». Ciò si è trasformato in un assist per l’avvocato Maurizio Mascia, legale del Genoa e di Milanetto, che ha dato lezioni di diritto al procuratore federale, smontando le sue tesi accusatorie. A cominciare dal fatto che l’ex rossoblù fosse arrivato all’Hotel Toq di Milano, dove si teneva la festa di Dainelli con 25 testimoni, ben 8 ore dopo che gli “zingari” che truccavano le gare erano andati via. Il tutto dimostrato con i tabulati di telepass e carte di credito. 

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