Gazzetta Sport: Andrea Signorini, sulle orme tracciate dal padre

Intervista della rosea al figlio di Gianluca, che nell'ultimo weekend ha messo a segno il suo primo gol in Serie B

Andrea Signorini (foto Rimini Calcio)

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Se gli attaccanti lavorano per segnare, i difensori no. Anzi, semmai questi ultimi si dannano per concederne qualcuno in meno agli avversari. Le parole parafrasate sono di Andrea Signorini, intervistato da La Gazzetta dello Sport in un articolo pubblicato stamani sul quotidiano: dopo la domenica in cui il 27enne di Genova ha segnato di testa la sua prima marcatura in Serie B (ma in Lega Pro ne aveva messi a referto 8, oltre a qualcuno con la Primavera del Grifone), il legame con il papà è ancora più forte. Andrea ha affermato di aver caratteristiche diverse dall’eterno numero 6 del Genoa, Genoa col quale Andrea esordì a soli 19 anni (una bella giornata, ha ricordato l’oggi difensore della Ternana) salvo poi trasferirsi ad Alessandria, Benevento e Cittadella.

Ha sempre creduto nei suoi mezzi, Andrea, che da bambino sognava esattamente di far strada nel calcio. Come il padre, del quale ha ripercorso la dura gavetta in seguito alla quale Gianluca, dopo una vita passata in cadetteria, si ritrovò capitano del club rossoblù. Orgoglio a parte, chiamarsi Signorini è un peso: non trova spazio il dolore, dinanzi a una storia fatta di forza e bellissimi ricordi familiari. L’educazione, i valori trasmessi, l’autorevolezza paterna, tutto quanto ha formato Andrea consentendogli di esser qui. Mamma Antonella, suo punto di riferimento nonché prima tifosa, è restata senza marito dovendo crescere quattro figli da sola: poca vita mondana, gli amici più fidati, il tifo per il Pisa e l’ammirazione per Sergio Ramos. Questo è Andrea Signorini, un 27enne che nel nome del padre (pur ammettendo che non sarà mai come lui) ha messo a segno la sua prima rete in Serie B.

 

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