A Palermo andrà in scena la “partita della vita”

Il 18 dicembre finì 3-4, ora il Genoa può vendicarsi assicurandosi la salvezza anche senza Burdisso e Simeone

Cofie (Foto Genoa cfc Tanopress)

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I guai del Genoa cominciarono proprio contro il Palermo, al Ferraris: era un girone fa e da Marassi uscì un fiammeggiante 3-4, tra l’altro con due gol tra i minuti 88′ e 89′, che avrebbe poi avuto conseguenze incredibili sul prosieguo della stagione (10 punti in 19 partite). Fu un blackout, addirittura a Perin saltarono i nervi e fu espulso, così che Edenilson dovette sostituirlo tra i pali. Il Grifo era a quota 23 punti, ma reduce da un girone in cui aveva messo sotto il fior fiore della Serie A: a salvezza praticamente acquisita, Preziosi diede inizio allo smantellamento con le cessioni di Pavoletti e Rincon. Tutto il resto, crisi, controcrisi, Mandorlini, contestazioni, sberle prese da Pescara e Atalanta, è triste storia recente.

Anche per questo, Ivan Juric ha definito il match odierno “la partita della vita”. Lo riporta La Repubblica – Genova, che riprende anche il cauto pensiero di Gentiletti: basta anche un punto.  Non è d’accordo il tecnico, che mettendone tre in cassaforte si assicurerebbe una buona fetta di salvezza e ripulirebbe l’immagine del Genoa (parole sue). Nessuno regala niente, ed è anche per questo che dopo il ritiro di Torre del Grifo servirà una squadra compatta e cinica. Ne consegue che giochino i migliori: Burdisso squalificato cederà il posto a Munoz al centro, Simeone ha recuperato ma non verrà forzato alla luce del magic moment in cui si trova Pandev. Il problema, semmai, riguarda i ricambi in difesa: nessun’alternativa a Biraschi-Burdisso-Gentiletti, a meno di adattare Cofie o dar fiducia al giovane Anibal.

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