Genoa-Palermo: tutte le statistiche a cura della Fondazione

Il Palermo e il Città di Palermo (comunemente indicato come Palermo) sono due società diverse, anche se accomunate dall’adozione dei medesimi colori sociali (il rosanero) e dello stesso impianto (il “Renzo Barbera”, un tempo chiamato la “Favorita”): la prima ha cessato di esistere per problemi finanziari al termine del Girone Eliminatorio della Coppa Italia 1986/1987 […]


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Il Palermo e il Città di Palermo (comunemente indicato come Palermo) sono due società diverse, anche se accomunate dall’adozione dei medesimi colori sociali (il rosanero) e dello stesso impianto (il “Renzo Barbera”, un tempo chiamato la “Favorita”): la prima ha cessato di esistere per problemi finanziari al termine del Girone Eliminatorio della Coppa Italia 1986/1987 (in cui raccolse l’unico punto sui dieci disponibili proprio pareggiando in trasferta con il Genoa) e lasciando il proprio posto in Serie B al Pescara (la meglio piazzata delle quattro retrocesse nel 1985/1986, che avrebbe sfruttato nel modo migliore il ripescaggio con il primo posto nel campionato successivo a pari merito con il Pisa), la seconda, dopo un anno di interruzione dell’attività sportiva, è stata ammessa al Campionato di Serie C2 1987/1988, in cui ha conquistato subito la promozione con il primo posto nel Girone D. Il Genoa ha affrontato il Palermo in 24 incontri casalinghi, che vanno così suddivisi: 11 incontri di Serie A, 10 di Serie B e 3 di Coppa Italia: i rossoblù primeggiano in tutte e tre le tipologie: a livello di Serie A hanno ottenuto 6 vittorie e 5 pareggi, segnando 25 reti e subendone 8; a livello di Serie B 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, segnando 15 reti e subendone 8; a livello di Coppa Italia 2 vittorie e 1 pareggio, segnando 6 reti e subendone 2. Il Genoa ha affrontato il Città di Palermo in 7 incontri casalinghi, che vanno così suddivisi: 2 incontri di Serie A e 5 di Serie B: i rossoblù primeggiano in entrambe le tipologie: a livello di Serie A hanno ottenuto 1 vittoria e 1 pareggio, segnando 4 reti e subendone 3; a livello di Serie B 3 vittorie e 2 pareggi, segnando 8 reti e subendone 3. Se si volessero cumulare i risultati del Palermo e del Città di Palermo il bilancio del Genoa sarebbe il seguente: 13 incontri di Serie A, 15 di Serie B e 3 di Coppa Italia con un totale a livello di Serie A di 7 vittorie e 6 pareggi, con 29 reti segnate e 11 subite, a livello di Serie B di 7 vittorie 6 pareggi e 2 sconfitte, con 23 reti segnate e 11 subite; a livello di Coppa Italia 2 vittorie e 1 pareggio, con 6 reti segnate e 2 subite.

I Genoa-Palermo

Venerdì 8 dicembre 1933: Genova 1893-Palermo 1-1

L’incontro, valido per la XV giornata (in programma il 24 dicembre 1933) venne anticipato al giorno dell’Immacolata Concezione (dopo che la F.I.G.C. si era opposta alla proposta genovana di anticipare la partita al 3 dicembre per evitare che qualche sportivo genovese rinunciasse ad andare quel giorno a Firenze ad assistere a Italia-Svizzera, vinta 5-2 dagli Azzurri) per motivi logistici, essendo due giorni dopo il Palermo impegnato in un’altra trasferta nell’Italia settentrionale (sarebbe stato sconfitto 1-2 dal Torino). Il pareggio tra le due formazioni permise ad esse di avere un margine di tre punti (12 raccolti nelle prime 13 partite) sulla terzultima, ma alla fine del campionato, che con il calendario delle ultime giornate rivoltato per la disputa della Coppa Rimet in Italia avrebbe visto le due squadre di fronte nell’ultimo incontro (vinto dai rosanero per 2-0 sui già retrocessi rossoblù il 29 aprile 1934), solo il Palermo si sarebbe salvato. Il Genova 1893 commise l’errore in quella giornata freddissima, spazzata dal vento di tramontana, di decidere di attaccare verso sud nel 1° tempo (avendo così il vento contrario nella ripresa), nel quale fu anche decisamente sfortunato, colpendo due volte la traversa con l’argentino Juán Manuel Esposto e con Alfredo Mazzoni. Le due reti furono segnate nel 1° tempo al 20’ dal centromediano genovano Francesco Godigna, che sfruttò un calcio d’angolo di Luigi «Falchetto» Patri per battere Archimede Valeriani, e al 41’ dal centravanti palermitano Aldo Giuseppe Borel I jr., che da distanza ravvicinata finalizzò un centro rasoterra della mezzala destra Antonio Bonesini, il quale come l’altra mezzala Giovanni Chiecchi III (ex rossoblù) occupò una posizione arretrata a sostegno del pacchetto difensivo per tutto l’incontro.

Domenica 18 novembre 1962. Genoa-Palermo 5-0

Il Genoa ha ottenuto la penultima vittoria casalinga a livello di Serie A con più di quattro reti realizzate nel 1962, sconfiggendo per 5-0 il Palermo. Dopo una sequenza di 289 incontri interni di Serie A in cui l’evento non si era verificato, il Genoa è tornato a segnare cinque reti, sconfiggendo per 5-3 il Cagliari domenica 14 marzo 2010. Al 20’ del 1° tempo il terzino destro Pietro Adorni si scontrò fortuitamente (bocca contro ginocchio destro) con l’attaccante genoano Edwin «Eddie» Ronald «Tacchino Freddo» Firmani, perdendo tre denti. Tra il 26’ e il 32’ del 1° tempo Gastone Bean, girando al volo un cross dalla destra di Giovanni Bolzoni e un cross radente dal fondo di Mario «Panta» Pantaleoni III sr., che aveva ripreso un tiro di Massimo Giacomini ribattuto dal palo, mise a segno una doppietta. Al 39’ del 1° tempo Claudio Bandoni si fece cogliere impreparato da un tiro da una ventina di metri di Bruno Baveni. Al 36’ della ripresa Firmani colse un palo e si rifece con una bella serpentina e un tiro sotto la traversa due minuti dopo, segnando la quinta rete (la quarta era stata realizzata da Bolzoni su servizio di Bean al 37’).

I Genoa-Città di Palermo

Venerdì 28 novembre 2003: Genoa-Città di Palermo 1-1

Una partita interessante tra il Genoa ripescato per il «caso Catania» e il Città di Palermo capolista fu l’anticipo della XVII giornata del Campionato di Serie B 2003/2004, che si vivacizzò nella ripresa: al 4’ venne espulso (secondo cartellino giallo per proteste) il croato Saša Bjelanović dal signor Salvatore Racalbuto di Gallarate; all’11’ i padroni di casa, ridotti in dieci, passarono in vantaggio con un perentorio colpo di testa di Roberto Colacone, su punizione di Ivano Della Morte, che non diede scampo a Gianluca Berti. Anche gli ospiti pervennero alla rete con un calcio di punizione di Eugenio «Genio» Corini al 35’, apparentemente innocuo, che ingannò tutti (per ultimo il portiere genoano Massimo Gazzoli II) e non venne toccato da nessuno prima di infilarsi in porta.

Domenica 1° febbraio 2009: Genoa-Città di Palermo 1-0.

L’ultima partita tra le due squadre è stata dominata dal Genoa, che, però, ha dovuto attendere lo scadere dell’incontro per violare la porta di Marco Amelia, autore di grandi interventi e salvato nel 1° tempo da un palo e da una traversa rispettivamente colpiti da Domenico «Mimmo» Criscito e dall’ex rosanero Giuseppe «Beppe» Biava e nella ripresa da un salvataggio del danese Simon Kjær a porta vuota su tiro dell’argentino Diego Alberto «Principe di Bernal» Milito. Sfruttando un suggerimento in profondità di Omar «Hannibal» Milanetto, il serbo Bosko Janković fece partire a pochi metri dal fondo e a una quindicina dal palo di sinistra un cross radente al centro per l’uruguayano Rubén Ariel «el Pollo» da Rosa Olivera, marcato da Kjaer: il pallone, deviato in tuffo da Amelia, carambolò sulla gamba destra del danese e, mentre stava per entrare in porta, venne toccato da Criscito, che segnò la sua prima rete in Serie A (il terzino sinistro genoano era in posizione regolare, ma il suo istintivo e comprensibile desiderio di spingere il pallone in fondo alla rete avrebbe potuto portare all’ingiusto annullamento della segnatura).

Stefano Massa

(responsabile scientifico per gli studi sulla storia del Genoa per la Fondazione Genoa 1893)

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