ZARBANO: “I debiti ammontano a 35 milioni. C'è un cambio di rotta che darà  buoni frutti”

“I dati riportati sul debito non sono veritieri. Sono ridotti a 35 milioni”. Alessandro Zarbano, amministratore delegato del Genoa, ha spiegato a Telenord durante la trasmissione We Are Genoa lo stato dell’indebitamento del club rossoblù. “Innanzitutto i 138 milioni di debito sono di sei mesi fa – ha proseguito il dirigente del Grifone – e […]


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“I dati riportati sul debito non sono veritieri. Sono ridotti a 35 milioni”. Alessandro Zarbano, amministratore delegato del Genoa, ha spiegato a Telenord durante la trasmissione We Are Genoa lo stato dell’indebitamento del club rossoblù. “Innanzitutto i 138 milioni di debito sono di sei mesi fa – ha proseguito il dirigente del Grifone – e riguardano il bilancio chiuso al 31 dicembre scorso”. Zarbano sottolinea l’impegno del presidente Preziosi: “Ci sono impegni per 12 milioni di euro dell’azionista di maggioranza”. Le difficoltà della congiuntura economica e del Grifone hanno impegnato la dirigenza in un’opera di risanamento: “Lo scorso anno – afferma Zarbano – è stato molto difficile: abbiamo intrapreso una strada di sacrifici che daranno in futuro buoni frutti”. Per far ciò “abbiamo proceduto alla riduzione del parco calciatori” sottolinea il manager rossoblù che prosegue: “Nel bilancio ci sono state molte minusvalenze. Ma ciò in futuro si tradurrà in una riduzione del costo del lavoro e degli ammortamenti che sono le due voci che pesano maggiormente sui conti delle società di calcio”.

Zarbano svolge anche una specifica dello stato debitorio. “Di questi 138, 65 milioni sono per attività di factoring per il credito derivante dalla vendita dei calciatori che vengono pagati in 2-3 anni. Il Genoa si rivolge alle società di factoring per monetizzare subito: sono operazioni ultragarantite da fidejussioni di controparte”. Inoltre c’è il “debito per finanziamento soci, ossia svolto da Preziosi: ma lui non ha mai chiesto la restituzione. Avevamo un debito per gli stipendi, ma che è stato saldato ad aprile”. In pratica, afferma Zarbano, “il debito si riduce di due terzi. Se si considera che abbiamo un unico mutuo con una banca di 15 milioni, la cifra si riduce a 35 milioni”. Il manager conclude: “Vedo un cambiamento di rotta della società che potrà portare a buoni risultati”.

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