Quattro anni di squalifica per doping: Paul Pogba, 31 anni il prossimo 15 marzo, ha praticamente chiuso la carriera. Il Tribunale nazionale antidoping ha accolto le richieste della Procura Antidoping: il centrocampista della Juventus era risultato positivo al testosterone dopo la partita del 20 agosto contro l’Udinese. Adesso si aprono le strade per i possibili ricorsi: Pogba può rivolgersi alla Corte Nazionale antidoping in appello e in terzo grado al Tas di Losanna.
AGGIORNAMENTO
Pogba ha scritto un lungo messaggio sui social in cui ha annunciato ricorso contro la sentenza di squalifica: «Oggi sono stato informato della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping e ritengo che la sentenza sia errata. Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato. Tutto quello che ho costruito nella mia carriera da giocatore professionista mi è stato tolto. Quando sarò libero da restrizioni legali l’intera storia sarà chiara, ma non ho mai preso consapevolmente o deliberatamente integratori che violano le normative antidoping. Da atleta professionista non farei mai nulla per migliorare le mie prestazioni utilizzando sostanze vietate e non ho mai mancato di rispetto o imbrogliato altri atleti e tifosi di nessuna delle squadre per cui ho giocato o contro. In conseguenza della decisione annunciata oggi farò ricorso davanti al Tribunale arbitrale per lo sport».
