Ufficiale: il Tribunale di Genova omologa il piano tra Genoa e Agenzia delle Entrate

Stralcio del 65% dei debiti pregressi con il Fisco, circa 25 milioni di euro in dieci anni

Genoa Cocconi Barry Ruotolo

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Il Tribunale di Genova ha provveduto a omologare il piano di ristrutturazione del debito aziendale da 107 milioni di euro (così risultante da ultimo bilancio approvato al 31 dicembre 2022) concordato tra Genoa e la parte creditrice Agenzia delle Entrate. I magistrati della sezione concorsuale hanno posto la parola fine all’iter normativo, previsto dall’art. 62 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, avviato il 2 novembre dal club di Villa Rostan attraverso l’inoltro della relativa istanza.

In poco più di trenta giorni – dei 120 previsti dalla legge – il Genoa ha ottenuto l’omologa e lo stralcio del 65% del monte debitorio. Il lasso temporale profondamente differente rispetto al caso della Sampdoria che ha fatto parlare tutta l’Italia è dovuto, in primo luogo, alla presenza di un unico creditore da soddisfare (anziché una pletora confusa) e, non secondariamente, dalla redazione di un piano economico-finanziario credibile basato essenzialmente su tre linee guida: crescita dei ricavi, riduzione del costo del lavoro e continuità aziendate assicurata dalla capogruppo versando un importo di quasi 57 milioni di euro.

Il Genoa dovrà pagare all’Agenzia delle Entrate l’equivalente di circa 37 milioni: da luglio 2023 il club ha già riconosciuto 4,5 milioni mentre altri 7,8 milioni saranno versati in base ad un piano di rateazione già accordato. Pertanto, la società rossoblù pagherà i residui 24,7 milioni in dieci anni con venti rate semestrali: nei primi quattro anni saranno sborsati 6,7 milioni (otto rate semestrali da 830mila euro ciascuna), nei rimanenti sei anni dovranno essere onorate dodici rate da 1,53 milioni ciascuna per complessivi 18 milioni. «Eventuali ulteriori debiti che emergessero dalle successive liquidazioni delle dichiarazioni relative alle annualità per le quali è stata effettuata la liquidazione manuale saranno dovuti nella misura del 35%» si legge nell’accordo tra Genoa e Agenzia delle Entrate. I creditori terzi rispetto all’accordo dovranno essere pagati per intero entro 120 giorni dalla registrazione sul registro delle imprese del provvedimento del Tribunale di Genova.

A garanzia dei pagamenti previsti, l’accordo tra parte debitrice e creditrice prevede di dare in pegno il marchio e i diritti d’archivio del Grifone e, a garanzia, il complesso della Badia di Sant’Andrea dove tra pochi mesi sorgerà il centro sportivo delle giovanili del club.

Per quanto riguarda il calciomercato, il Genoa avrà due sessioni condizionate (gennaio ed estate 2024), sanzione che interesserà anche il comparto femminile. Ciò implica che i dirigenti dovranno rispettare l’equilibrio di cassa ed effettuare operazioni a saldo positivo, ossia acquistare ma solo dopo aver venduto a una cifra superiore computando anche l’eventuale risparmio dell’ingaggio del tesserato ceduto. Inoltre, il Genoa può perfezionare operazioni a titolo temporaneo ma, stante le nuove regole Fifa, fino al 30 giugno 2024 entro un massimo di 7 prestiti in entrata e 7 prestiti in uscita, il quali saranno ridotti a 6 prestiti in entrata e 6 prestiti in uscita a decorrere dal 1º luglio 2024. Infine, la Fifa ha vietato a tutti i club di prestare un calciatore per più di un anno.

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