(S)Visti da lontano – Torti a Lecce, a Udine e col Milan, gli arbitri stanno maltrattando il Genoa

Piccinini ha avuto una gestione scandalosa dei cartellini e ha convalidato un gol frutto di un fallo di mano plateale

Federico Santini Genoa Preziosi

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Genoa-Milan regala al Popolo Rossoblù nuove convinzioni. Il Grifone è forte, è squadra, è unito e alla seconda sosta delle nazionali ha una buona classifica che avrebbe potuto essere meravigliosa se la sorte e gli arbitri non fossero stati così avversi.

Bene ha fatto il Presidente Zangrillo, vero genoano primus inter parus, a esplodere il disgusto di tutti i Genoani per il trattamento riservato al Genoa finora. Zangrillo ha fatto un solo errore, perché è capitato che il piccolo Genoa mandasse in B il grande Milan come successo nel 1981/82.

Dall’arbitraggio di Lecce, a quello di Udine a quello di sabato sera, la classe arbitrale sta maltrattando immeritatamente il Grifone.

L’arbitraggio di sabato sera è stato surreale, e i 30 mila genoani allo stadio lo hanno compreso già dai primi minuti, contestando molte decisioni arbitrali. Piccinini ha avuto una gestione scandalosa dei cartellini, vedasi quello a Gilardino, a De Winter e quelli abbuonati ai rossoneri, ha convalidato un gol frutto di un fallo di mano plateale.

Passi l’errore, può succedere. Ma essere anche presi in giro da chi parla di immagini non chiare o decisione giusta, solo perché il Milan è potente, mette la nausea.

Capitolo Maignan. Il portiere francese avrebbe fatto bene a chiedere almeno scusa per un gesto che ha auto-definitivo azzardato e deplorevole.

Chissà se il capo degli arbitri dirà qualcosa o, come sempre, glisserà.

Resta il fatto che sabato sera abbiamo visto un grande Genoa.

Zangrillo Gudmundsson Genoa
Zangrillo abbraccia Gudmundsson (foto di Genoa CFC Tanopress)
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