Sta per arrivare Retegui, il “salvatore” offensivo del Genoa

Però non basta il centravanti della Nazionale: secondo noi ci vorrebbero ancora altri cinque – sei acquisti per una serie A tranquilla

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Ci voleva proprio questa specie di “sberla” al Genoa (sconfitto ieri 1-4 dal Venezia in amichevole), per risvegliarlo da un certo sogno di…più o meno grandezza.

Come si sa il tifoso genoano è esplosivo, capace di grandi sbalzi umorali, prima di trionfalismo, poi di immediata depressione.

Questa squadra, che tanto bene aveva fatto fra i cadetti, si considerava ormai forte anche per la massima serie. Si pensava ormai che la squadra si stia formando e certo sarebbe rimasta in alto nella parte sinistra della classifica. Ed ecco arrivare il Venezia, antico avversario, e mettere sotto il Grifone di ben quattro reti. Qualcosa, dunque, si è rotto nei rossoblù? Attenzione: non si è rotto niente sia chiaro, anche perché la formazione schierata con i veneti era la stessa, ma proprio la stessa (e nemmeno la migliore) dell’anno passato. Tanto che si sono sentite le solite critiche, già conosciute un anno fa: Puscas che inquadra male la porta, Coda che continua ad essere un po’ in crisi, Gudmundsson che sbaglia i rigori, persino Yeboah, reduce dal prestito in Germania, è apparso come un fantasma.

Per cui la verità è una sola: il Genoa, fino a ieri, aveva comprato pochi giocatori, soltanto Martin, Leali e Sommariva, oltre qualche riconferma. Ora sta finalmente arrivando Retegui, il centravanti atteso dal mondo rossoblù che dovrebbe essere il “salvatore” offensivo, il cosiddetto “valore aggiunto” definitivo.

Noi pensiamo che sarà certamente così, anche perché crediamo anche, oltre che naturalmente nell’abilità della dirigenza genoana, anche nel fiuto del commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini che è andato a scovarlo in Argentina, nel momento in cui era praticamente disperato sul fronte offensivo e la prova di Mateo in azzurro è stata positiva e provvidenziale. Tuttavia anche in tal caso, attenzione a non fossilizzarsi sulle certezze: ricordiamo cosa è successo (anche se in valori minori) con Coda, considerato al suo arrivo l’assoluta certezza del risolutore garantito per il ritorno in serie A.

Detto questo, per fortuna, c’è Alberto Gilardino con il suo vice Caridi, assolutamente indispensabile, che la pensano nello stesso modo: aspettano i veri rinforzi. Gila ha già a volte sottolineato che ha esposto le sue richieste, dice anche che la società sta provvedendo, ma di fronte a certe situazioni, come la beffa di ieri dei lagunari, continua ad essere molto cupo, preoccupato nonostante gli elogi ovvi ai giocatori della “vecchia guardia”.

E’ vero che il mercato, come afferma il tecnico, è difficile, ma sarebbe un peccato non completare una formazione già strutturata. Basterebbe capire davvero con accortezza che i pezzi che mancano (secondo noi, almeno cinque o sei) per credere davvero di poter far nascere una gran bella “creatura”. Dunque, Retegui non basta: occorrono altri rinforzi per disputare un campionato di serie A tranquillo.

Come sempre il dato unico e certo arriva dai tifosi che hanno rinnovato in tanti gli abbonamenti: dopo il tutto esaurito in Gradinata Nord, potrebbe replicarsi il sold out anche nella Gradinata Zena, l’ex Sud, che potrebbe colmarsi di abbonati anche nella fase libera. Dunque su questo fronte i 777 Partners posso stare tranquilli: e potrebbero ricompensare, come hanno sempre detto, questi innamorati con un mercato ad alto livello.

Vittorio Sirianni

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