Sono 32 le partite del Genoa a Modena: l’ultima nel 2006, la più iconica quella del 1988

Nel drammatico match dell'ultima giornata di campionato Di Carlo, Scanziani e Briaschi furono gli autori dei gol che permisero al Grifone di espugnare il Braglia e di conquistare la salvezza proprio a discapito dei Canarini

Lo strisicione dei tifosi del Genoa a Modena

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Se si chiede ad un genoano, magari non più giovanissimo, a cosa pensa quando si nomina la parola “Modena” state pur certi che risponderà parlando della partita più iconica del Genoa nella città della Ghirlandina: quella del 19 giugno 1988. Dopo la promozione mancata all’ultima giornata con la sconfitta col Taranto, erano moltissime le aspettative per quella stagione; l’arrivo di Simoni in panchina e di giocatori provenienti dalla serie A sembravano garanzia di un campionato di vertice. Invece, proprio dopo l’1-1 interno col Modena dell’andata, Simoni venne esonerato e sostituito da Attilio Perotti, il mister della stagione precedente, con la squadra al 15° posto a ben 6 lunghezze dalla quarta piazza utile per la promozione (all’epoca c’erano ancora i 2 punti a vittoria) e con appena un punto di vantaggio sulla zona retrocessione. Perotti partì alla grande vincendo in casa con l’Arezzo il 7 febbraio e a Padova la domenica successiva. Poi però la squadra si inceppò e nelle successive quindici giornate conquistò appena 8 punti frutto di una vittoria, 6 pareggi e ben 8 sconfitte precipitando al terzultimo posto. Il 12 giugno a Marassi, penultima giornata, il Genoa sconfisse 2-1 il Piacenza con rete nel finale di Gentilini: vittoria importantissima che riaccese il barlume di speranza. A 90 minuti dal termine la situazione nella coda della classifica era la seguente: Sambenedettese e Taranto 32, Genoa, Barletta e Modena 30, Triestina (-5 di penalizzazione) 26, Arezzo 25. Con alabardati e toscani già retrocessi, mancava ancora un posto per la retrocessione: Modena-Genoa divenne quindi un vero e proprio spareggio. I tifosi organizzarono un esodo ed esponendo il lunghissimo e celeberrimo striscione “Solo chi soffre impara ad amare: noi soffriamo, ti amiamo e con te torneremo grandi”.
In quel drammatico pomeriggio estivo i rossoblù ritrovarono l’orgoglio perduto e sfoderarono una grande prestazione: Di Carlo al 10′ trasformò un rigore assegnato per fallo su Briaschi, i padroni di casa reagirono e il diciottenne Masolini (che una decina di anni dopo vestirà la maglia del Genoa proprio con Perotti in panchina) realizzò su rigore al 23′ il momentaneo 1-1. Il Genoa però con grinta si riportò avanti con un gol di rapina Scanziani al 30′ chiudendo in vantaggio il primo tempo. Nella ripresa inconcludente assalto modenese e rossoblù in trincea Genoa fino a che Briaschi, in contropiede all’88’, segnò il gol del definitivo 3-1 certificando la salvezza del Genoa e la retrocessione del Modena (CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI). Lo striscione fu di buon auspicio perché, con Scoglio in panchina, nella stagione successiva Spinelli rivoluzionò la squadra tornando trionfalmente in serie A ponendo le basi per il Genoa europeo di Bagnoli.

Sono 32 i precedenti del Genoa a Modena (di cui 15 in B) e il bilancio è di 5 vittorie del Genoa (2 in B), 16 pareggi (9 in B) e 11 vittorie del Modena (4 in B) con 30 gol rossoblù (10 in B) e 35 gialloblu (11 in B).

L’ultimo incrocio risale al 19 settembre 2006 (3a giornata): il Genoa di Gasperini è ancora in rodaggio e perde per 2-0 grazie ai gol di Sforzini al 41′ e Pinardi al 75′.

Il primo incontro ufficiale si giocò al Campo di Viale Fontanelli (l’attuale Stadio Alberto Braglia) il 20 novembre 1921, gara valevole per l’8a giornata del Girone B di Lega Nord: 1-1 il risultato finale con vantaggio rossoblù di Mariani al 33′ e pareggio di Forlivesi al 48′.

La prima vittoria del Grifone arriva nella stagione successiva: il 19 novembre 1922 (6a giornata del Girone B di Lega Nord) i rossoblù si impongono 2-1 grazie alle reti di Santamaria al 77′ e Catto all’85’ che ribaltano il vantaggio dei padroni di casa realizzato dal solito Forlivesi al 50′.

Il secondo successo del Genoa è datato 7 gennaio 1940 (14a giornata): netta vittoria per 4-1 con doppietta di Neri (30′ e 89′) e gol di Conti al 37′ e Miniati al 68′. Di Sentimenti III su rigore al 50′ la rete della bandiera modenese.

Due anni dopo il Genoa si impone a Modena per la terza volta nella storia: 7 giugno 1942 (29a giornata) in una partita dall’esito altalenante. Galli al 12′ porta avanti il Modena, Trevisan pareggia al 35′ ma Capra al 57′ fa il 2-1. Ci pensano Ispiro al 59′ e Conti al 68′ a siglare il definitivo 3-2 per il Grifone.

Passano 34 anni prima di tornare a vincere in Emilia e succede in serie B. L’8 febbraio 1976 (19a giornata) lo squadrone guidato in panchina da Arturo “Sandokan” Silvestri si impone 2-0: l’autogol di Ragonesi al 9′ e il gol di Bonci 79′ sanciscono il successo che vale il primato solitario in classifica. Il 3-0 di Marassi dell’ultima giornata suggellerà la vittoria del campionato e il ritorno nella massima serie.

Il primo incrocio in serie B, infine, è quello datato 9 dicembre 1951 (12a giornata): vittoria modenese per 1-0 con rete di Posenato al 5′. Il Genoa chiuderà quel campionato al quinto posto con 42 punti a 11 lunghezze dalla Roma vincitrice e a 10 dal Brescia ammesso allo spareggio promozione con la quartultima di Serie A. Più distanziato invece il Modena, ottavo con 39 punti.

Francesco Patrone

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