Serie A: serviva una regola, la Lega ha scritto l’eccezione

L'incognità della condizione psicofisica complicherà il prossimo mese del Genoa

Maran Radovanovic Genoa Serie A
Maran e Radovanovic (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Serviva una regola, la Lega ha scritto l’eccezione. L’emergenza Covid-19 esplosa con impeto in casa Genoa – con Destro i positivi salgono a sedici per lo più asintomatici – doveva portare a una riconsiderazione regolamentare della Serie A, sprovvista di una disciplina dettagliata nell’eventualità di focolai sopravvenuti. Era necessaria, quindi, una norma transitoria che spiegasse ai club come agire in caso di rapida diffusione del virus: invece la Lega di Serie A ha risposto in modo opposto, aggiungendo un’eccezione alla regola Uefa. Perciò, alla luce dell’evoluzione legislativa attuata dal Consiglio straordinario della Lega, se una squadra avrà almeno tredici giocatori negativi, di cui un portiere, è tenuta a scendere in campo (pena la sconfitta 0-3 a tavolino) ma, ecco l’eccezione, il rinvio della partita potrà essere richiesto solo una volta dal club se nell’arco della settimana stessa avrà trovato almeno dieci calciatori positivi.

Il Genoa, dunque, ha già usato il suo “bonus” campionato. Potrà usarne un secondo in Coppa Italia ma solo se raggiungerà le semifinali. La riffa è finita. Dal punto di vista sostanziale la nuova exceptio virus costringe a giocare a ogni costo proprio perché l’evento in sé considerato, le dieci positività in sette giorni, ha una soglia eccessivamente alta che nessuno auspica di varcare in un lasso temporale così ristretto. Inoltre, l’eccezione soffre di almeno due criticità: la prima non spiega come va intesa la locuzione “la settimana stessa”. Sette giorni lavorativi, da lunedì a lunedì? Oppure dalla rilevazione del primo positivo? Cosa succede se a metà settimana è in programma uno dei sei turni infrasettimanali? In aggiunta, la tecnica del rinvio lascia più di un dubbio poiché sarà sempre più difficile da praticare a mano a mano che la stagione entrerà nel vivo a causa della saturazione dei calendari.

A proposito: quando si giocherà Genoa-Torino? Tenuto conto che entrambe le squadre non disputano partite internazionali, le alternative a breve distanza sono due: dopo la trasferta di Verona (di lunedì 19 ottobre) oppure dopo il derby del 1º novembre. Se così sarà, il Grifone deve ripartire forte fin da subito perché all’orizzonte si prefigurano sei partite in diciannove giorni, compreso il turno di Coppa Italia con il Catanzaro in anticipo di tre giorni rispetto alla stracittadina. L’incognità psicofisica, le legittime perplessità su una condizione atletica e un ritmo partita da ritrovare saranno i principali avversari che complicheranno il prossimo mese di campionato dei rossoblù.

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