La sentenza della Corte UE ha voltato la pagina del diritto sportivo europeo dichiarando illegittima e anticoncorrenziale la posizione dominante di Fifa e Uefa. In estrema sintesi, i due massimi organismi del calcio mondiale e continentale non possono apporre veti e sanzioni alla creazione di nuove competizioni. La Figc ha dichiarato la sua fedeltà alla Uefa, così come in Serie A hanno reso noto la medesima posizione ufficiale cinque club su venti: Roma, Inter, Atalanta, Genoa e Udinese.
Tuttavia, nell’approvazione del nuovo sistema delle Licenze Nazionali 2024-2025, avvenuta all’unanimità delle società, è stata inserita un’autentica clausola di ripudio della Superlega e di qualsiasi eventuale kermesse che le rassomigli, così come rivela Calcio & Finanza: «le società devono, entro il termine perentorio del 4 giugno 2024, osservare il seguente adempimento: depositare presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A, anche mediante posta elettronica certificata, la domanda di ammissione al Campionato di Serie A 2024/2025, contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale e l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC».
Va ricordato che l’attuale progetto di Superlega, profondamente diverso da quello presentato nell’aprile 2021, è composto da un format su tre livelli (denominati Star League, Gold League e Blue League) con promozioni e retrocessioni: 64 club partecipanti, ogni stagione 20 di loro faranno posto a nuovi ingressi conquistati in base alle prestazioni nei campionati nazionali ma chi si troverà nelle leghe di rango più alto potrà mettersi al riparo da un’uscita immediata retrocedendo al massimo nella lega inferiore.
