La Primavera del Genoa ha vinto il derby. «Ho detto ai ragazzi di vincere: nel derby conta solo quello. Elogio tutti i miei ragazzi che hanno reagito a un inizio anno difficile perché c’erano tanti nuovi e tanti stranieri. Ho imparato bene il senso di questa partita, abbiamo sportivamente vendicato il ko dell’andata» commenta Carlo Sabatini.
«Ci sono dei calciatori che gravitano attorno alla prima squadra: Roberto Murgita segue ogni nostra partita. Prandelli tiene in considerazione i giovani, è molto sensibile. Faccio i miei complimenti all’organigramma giovanile: dal responsabile Michele Sbravati, ai tecnici, al ds Carlo Taldo. Centro sportivo a Cogoleto? Migliorerebbe il lavoro collettivo» spiega il mister dei Grifoncini in qualità di ospite a “We Are Genoa”, su Telenord.
«Sturaro? Non lo conoscevo personalmente, sono rimasto sorpreso in positivo dal suo atteggiamento: ha chiesto di allenarsi con noi due volte. In più, ieri sera ha portato tutti quanti fuori a cena. Fisicamente è in crescita, il suo recupero è vicino» aggiunge Sabatini.
Il mister della Primavera rossoblù racconta Alessandro Russo: «Un ragazzo su cui puntare. Si allena quotidianamente con Scarpi e Raggio Garibaldi, con noi (e con Luca De Prà) fa la rifinitura e gioca la partita: è in buone mani. E’ un ottimo portiere ma ha bisogno di tempo, non paragoniamolo a Donnarumma e Buffon».
Infine un commento su Candela e Piccardo: «Candela è un terzino che sviluppa un grande volume di gioco. Deve migliorare nell’ultimo passaggio, però è nel giro della Nazionale di categoria. Piccardo, invece, non ha un gran fisico ma è eclettico, gioca a destra come sinistra, è esplosivo ed affidabile: in due anni non ha sbagliato una partita».