Quando il Genoa commette così tanti errori è giusto che perda

Ha pesato molto il gol mangiato da Puscas davanti al portiere e i grandi spazi lasciati davanti al povero Martinez. Ora il Grifone non deve sbagliare la partita in casa col Verona

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Quando si sbaglia un gol, a botta sicura davanti alla porta avversaria che anche la mia nonna quasi centenaria avrebbe segnato, quando si lasciano liberi in grandi spazi davanti al disperato Martinez per due gol, davvero i primi “regali di Natale”, allora bisogna dire che è giusto perdere.
Peccato, perché il Genoa, per tutto il primo tempo, aveva fatto la sua partita tranquilla, senza subire scossoni di sorta, controllando le sporadiche volate degli avversari. Un po’ di noia, ma insomma la parità ci stava tutta, anche se una traversa è stata presa da Vasquez e una “scherzetto” di Gud era finito sul fondo.
Purtroppo il Cagliari di Ranieri ha una panchina mica male, manda in campo i bomber che spingono e mettono in difficoltà il Grifo. Ma nemmeno tanto, perché al loro gol (un regalo appunto di chi gioca sulla sinistra) ecco l’ennesimo funambolismo di Gudmundsson che dà speranze ai rossoblù, tanto è vero che sembra siano quasi convinti di spingersi avanti per andare ancora a segnare un altro gol. Un erroraccio perché i velocissimi avversari li beccano in contropiede ed è stata la fine.

Gudmundsson Cagliari-Genoa
La girata di Albert Gudmundsson vale il gol a Cagliari (foto di Genoa CFC Tanopress)

Volendo valutare, tuttavia, con onestà intellettuale, va detto che non si potrà più andare avanti così, se non si troverà una soluzione (e che soluzione!) offensiva.
La squadra non può giocare con un centrocampo che non ha possibilità di “assistere” in avanti, non avendo un punto alcuno di riferimento; non può giocare così una difesa che vede arretrare le seconde linee per darle manforte, ma così facendo lascia una prateria in fase avanzata agli avversari.
Certamente la sfortuna è arrivata malefica con Retegui e Messias infortunati, oltre a Bani squalificato che però rientrerà venerdì col Verona.
E’ ormai confermato e assodato che sia Ekuban, sia Puscas non potranno mai risolvere il problema del reparto offensivo. E il povero Gud si consuma, facendolo correre come una dannato e pretendendo da lui anche i gol.

Puscas Scuffet Cagliari-Genoa
Puscas calcia addosso a Scuffet (foto di Genoa CFC Tanopress)

Si è detto che ormai il Genoa avrà tutte partite alla sua portata, ma si è già verificata una sconfitta proprio a Cagliari, squadra che era penultima in classifica e dunque che sulla carta era più che alla sua portata. Venerdì prossimo (ore 20:45) arriverà il Verona al Ferraris: una squadra al quartultimo posto, dunque nulla di particolare. Eppure i problemi per il Grifone sembrano nascere proprio con questo tipo di avversarie. Sarà questa una gara da non sbagliare assolutamente per il rilancio dei rossoblù in classifica.
Del resto Gilardino aveva avvisato alla vigilia: «Non crediamo che tutto sia facile, rimaniamo con le nostre caratteristiche perché ogni partita è una battaglia».
Un’annotazione divertente: hanno sconcertato i 10 minuti di intervista dei commentatori di Radio Rai a Ranieri per aver portato la sua squadra da penultima a quartultima in classifica con la vittoria di ieri. Si sperava di ascoltare, almeno per un minuto, il nostro Gilardino: neanche per sogno, non lo hanno intervistato, niente da fare. E nel commento anche Filippo Grassia ha “nascosto” il mancato “gol-fatto” di Puscas. Così va il mondo del nostro calcio. Per questo fanno bene i rossoblù a cobattere sempre, a non provocare e, furbescamente, a riuscire a giocare con cuore, gambe e testa (come hanno fatto finora) alla faccia di certi commentatori e di un certo VAR…
Vittorio Sirianni

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