Promossi&bocciati – Genoa in versione stinta: al “Castellani” si salva solo Lestienne

Lamanna 6: Un esordio atteso da cinque anni. Dopo la trafila delle giovanili e le esperienze in cadetteria, ecco la prima con la maglia rossoblù “dei grandi”. Certo, non gli capita la serata ideale. Può solo seguire con lo sguardo la sassata di Laxalt, poi tiene in piedi il risultato con un intervento reattivo su Zielinski, […]


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Lamanna 6: Un esordio atteso da cinque anni. Dopo la trafila delle giovanili e le esperienze in cadetteria, ecco la prima con la maglia rossoblù “dei grandi”. Certo, non gli capita la serata ideale. Può solo seguire con lo sguardo la sassata di Laxalt, poi tiene in piedi il risultato con un intervento reattivo su Zielinski, ma sullo “scorpione” di Mchedlidze c’è solo da togliersi il cappello.

Antonini 4.5: Quella ciabattata in angolo dopo 120” era il segnale del pasticcio che ha propiziato il gol di Laxalt. Stop svirgolato, palla a quel fulmine di Pucciarelli, assist, Lamanna battuto. Prova a rifarsi, ma non ci riesce. Serata no nello stadio in cui fece l’esordio (con gol) in Europa con la maglia dei toscani. (64′ Matri 5.5: Non ha opportunità di segnare, prova a costruirle ma senza successo).

De Maio 5: Pucciarelli e Zielinski sembrano assatanati, lui tenta di stringere le maglie della difesa ma con scarsi risultati. 

Burdisso 5: Mchedlidze ha segnato il gol della vita. Un capolavoro. Ma permettergli di piegarsi in avanti, alzare il tacco e deviare in rete mette allo scoperto una marcatura un po’ approssimativa. Specie se dietro la maglia c’è scritto “Burdisso”. Serata storta, gol indigesto.

Rosi 5: Inconsistente in fase di spinta, poco propenso a dare manforte al confuso Antonini. Né carne né pesce,

Sturaro 5.5: La butta sull’intensità, ma senza incidere. Si nota di più nella ripresa e in apertura va vicino al gol colpendo il palo da posizione defilata. Volenteroso, anche nelle serate no.

Mussis 5: Il più vivace del terzetto di centrocampo, si distingue per coraggio e intraprendenza. La precisione, però, non è proprio la specialità della casa: prima canna gli angoli, dopo elementari appoggi di impostazione. In ambito universitario si direbbe “torni più preparato”.

Greco 5: Lascia vacante la sedia con su scritto “Regista” e vaga senza meta dalle parti del centrocampo. La squadra non gira, ma lui fa poco per aiutarla. (80′ Rincon s.v.).

Marchese 5.5: Timido e impacciato in apertura di gara, scalda le gambe col passare dei minuti. Sarà uno dei pochi ad aiutare in minima parte l’indaffarato Lestienne.

Fetfatzidis 5: Fornisce un’altra prova in favore della scuola di pensiero del “Sì ma Fetfa è meglio farlo giocare a partita in corso”. In un’ora di gioco colleziona alcuni timidi scambi con Lestienne, ma non regala nessuno strappo dei suoi. Non sfrutta l’occasione concessa da Gasperini ed esce nell’anonimato. (53′ Pinilla 5: tocca pochi palloni e si innervosisce).

Lestienne 6.5: Nella pianura di mediocrità del “Castellani”, costituisce l’unica fonte di imprevedibilità nell’undici di Gasperini. Finte e controfinte, dribbling riusciti e cross a ripetizione: il belga ha il piede caldo, ma i compagni non lo seguono. Gioca tutti i 90′, ma nel secondo tempo cala d’intensità.

Allenatore – Gasperini 5.5: Concede spazio a chi ha giocato meno e deve ancora convincere: i nomi ci sono, ma mancano gamba e concentrazione, specie nel reparto difensivo. Punta su un centrocampo folto rivelatosi poco produttivo e lancia un attacco rapido, ma solo a metà: Lestienne c’è, Fetfa non si vede. E dall’altra parte, gli uomini di Sarri corrono il doppio. Prime o seconde linee, al “Castellani” è l’Empoli che ha più fame di Coppa (Italia). Il Genoa, al confronto, sembra avere solo un timido languorino. Forse per aumentare l’appetito in campionato.

EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6.5; Hysaj 6, Bianchetti 6.5, Barba 6.5, Mario Rui 6.5 (dal 19’ s.t. Tonelli 6); Croce 6.5 (dal 13’ s.t. Valdifiori 6), Signorelli 6.5, Laxalt 7; Zielinski 7; Mchedlidze 7 (dal 30 s.t. Aguirre sv), Pucciarelli 6.5. A disposizione: Pugliesi, Sepe, Agrifogli, Rugani, Gemignani, Dioussè, Verdi, Piu. Allenatore: Sarri

Arbitro – Di Bello di Brindisi: 6

Daniele Zanardi

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