PREZIOSI: «I magistrati tirino fuori le prove su Dainelli e Milanetto»

«Non vedo prove. I magistrati le tirino fuori». Enrico Preziosi, intervistao da Panorama.it, spiega di non credere al coinvolgimenti di Dainelli e Milanetto nell’inchiesta sul calcioscommesse. «Si trovavano in quell’albergo insieme ad altri giocatori per una festa di addio al celibato» prosegue il presidente del Genoa che invita i magistrati a proseguire nel loro lavoro. […]


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«Non vedo prove. I magistrati le tirino fuori». Enrico Preziosi, intervistao da Panorama.it, spiega di non credere al coinvolgimenti di Dainelli e Milanetto nell’inchiesta sul calcioscommesse. «Si trovavano in quell’albergo insieme ad altri giocatori per una festa di addio al celibato» prosegue il presidente del Genoa che invita i magistrati a proseguire nel loro lavoro. «Che vadano avanti con le indagini. Sono mesi che si parla di questa partita. Non prendo le distanze nemmeno da quelli che sono stati miei giocatori e creargli problemi. Non ci credo. Qualora dovessero emergere prove ne prenderemo atto». Il numero uno rossoblù però sottolinea con forza: «Non commento le illazioni ma lo farò solo con i fatti. Non parlo di sospetti anche se forti altrimenti dovremmo commentare tutti i giorni qualcosa. Quando ci sarà un processo dirò la mia». Poi si rivolge ai media: «Voi avete in mano le prove. Ma perché? A indagine in corso perché escono i nomi sui giornali. E se Milanetto, Dainelli e Mauri risulteranno estranei chi li ripagherà? E’ un problema». Infine riguardo ai due ex genoani conclude così a Panorama.it: «Con Dainelli ho parlato due giorni fa perché mi ha chiesto di essere ceduto dopo aver avuto un alterco con la gradinata Nord. Milanetto non lo sento più perché gioca in un’altra società».

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