PREZIOSI: “Arriveremo davanti alla Sampdoria”

Negli studi di Gazzetta Tv è ospite il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Il numero uno rossoblù parla della stagione del Grifone, iniziando con i complimenti al suo allenatore: “Bravissimo Gasperini e bravissimi anche noi che abbiamo fornito al tecnico giocatori importanti. Non ci aspettavamo una stagione così”. Sul Derby con Ferrero: “All’inizio è stato […]


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Negli studi di Gazzetta Tv è ospite il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Il numero uno rossoblù parla della stagione del Grifone, iniziando con i complimenti al suo allenatore: “Bravissimo Gasperini e bravissimi anche noi che abbiamo fornito al tecnico giocatori importanti. Non ci aspettavamo una stagione così”.

Sul Derby con Ferrero: “All’inizio è stato più duro, poi ci siamo conosciuti e abbiamo scherzato parecchio. Sono a Genova da 13 anni e lui da appena un anno e magari sembra avere più entusiasmo, anche perché i risultati lo premiano. Poi bisogna però dare continuità. C’è un rapporto di simpatica con lui, non di diffidenza”.

Sulla sfida alla Sampdoria: “Arriviamo prima noi”. Sul suo arrivo al Genoa: “Il mugugno fa parte del DNA dei liguri, poi io arrivai in un momento molto complicato coi libri contabili in tribunale e tanti anni di amarezze”.

Sul pareggio di bilancio: “Abbiamo rischiato parecchio negli anni passati per alcuni ingaggi altissimi e per gli ammortamenti. Abbiamo invertito la rotta e l’abbiamo fatto velocemente anche grazie ai soci. La situazione è molto migliorata e abbiamo ridotto del 65% i debiti e del 50% gli ingaggi. Avevamo fatto molti investimenti, molti dei quali non sono riusciti. Abbiamo messo in sicurezza la società”.

Su Bertolacci: “E’ una situazione complicata perché dobbiamo risolvere la comproprietà con la Roma. Il rapporto coi giallorossi è ottima e speriamo di risolvere a nostro favore la situazione. Possiamo portarlo a casa a titolo definitivo. Ci sono almeno tre squadre di Serie A, tutte importanti, interessate a lui. Anche la Fiorentina a gennaio l’ha chiesto, ma noi non abbiamo voluto smontare il giocattolo”.

Su Iago Falque: “Lo abbiamo seguito per un anno intero e contavamo molto su di lui. Sapevamo che aveva qualità importanti. A volte l’occhio e la pazienza ti fanno fare buoni acquisti. Piace a molti, ma non ci sono trattative. Lo vogliamo tenere a Genova, ma molto dipenderà anche dalla classifica”.

Su Niang: “Eravamo d’accordo per il riscatto, ma il ragazzo preferiva restare legato al Milan. Stiamo valorizzando un giocatore importante e ho chiesto un riconoscimento morale ai rossoneri. Probabilmente il tecnico del Milan non è riuscito a farlo esprimere al meglio”.

Su Perin: “Ci sono tante società straniere. Lui vuole restare a Genova e io faccio fatica a pensare di mandarlo via”.

Su Perotti: “Per me è un giocatore stellare, che può occupare più ruoli in campo. Può fare tutto perché è completo. In molti lo hanno osservato e continuano a farlo: Roma, Milan e anche la Juventus. Poi bisogna capire se nell’economia del loro gioco può funzionare”.

Su Mandragora: “Ha 18 anni, ma ha la maturità di un trentenne. Deve crescere ancora e vogliamo tenerlo per farlo confermare a grandi livelli”.

Su De Maio: “Dovremmo rivedere il suo contratto perché al momento non è adeguato al suo valore. Anche lui piace a tanti, ma non possiamo cedere tutta la squadra”.

Su Roncaglia: “Non escluderei che possa restare. Possiamo riscattarlo a 4 milioni, ma vogliamo trovare un accordo con la Fiorentina magari inserendo qualche contropartita tecnica come Rosi”.

Su Criscito: “Lui è molto legato al Genoa. Visto lo stipendio che sta percependo allo Zenit è meglio che resti in Russia perché in Italia nessuno può dargli altrettanto. Poi ci piacerebbe che tornasse da noi visto che il primo amore non si scorda mai”.

Sugli investitori stranieri: “E’ un buon segno che ci siano molti investitori stranieri interessati al calcio, ma poi bisogna vedere se sono reali o farlocchi. Perché in passato ho avuto qualche brutta avventura”.

Sulla Lega Serie A: “C’è forte contrapposizione fra tre club e tutto il resto. A volte si getta del fango di cui non se ne sente il bisogno nel nostro ambiente. Invece di criticare sarebbe utile avere un dialogo costruttivo. Lotito? Pensate che 14-15 presidenti che seguono Lotito siano solo dei burattini? Noi condividiamo molte delle sue proposte, ma siamo capaci di criticare e proporre altro. Ci sono club come Roma o Juve che invece vanno al muro contro muro. Bisogna accettare le esigenze e i pensieri di tutti perché siamo in democrazia. Ora fa discutere la questione della rottamazione. Ma non è l’età che fa la bontà del presidente e ci sono molti casi in un senso o nell’altro. Io sono aperto a ogni discussione e soluzione”.

Su Messi: “A me venne segnalato il giocatore da Favero, il nostro osservatore in Argentina, che al momento aveva un problema fisico che fortunatamente ha risolto. All’epoca bisognava investire 50mila dollari oltre che sui genitori. Il prossimo Messi? Ce l’abbiamo già a Genova, si chiama Pellegri, ha 14 anni e gioca nei nostri Giovanissimi. E’ un ragazzo straordinario, ma spero che non mi senta sennò si monta la testa”.

Su Milito: “Mi è rimasto ovviamente nel cuore. E’ venuto in Serie B a 24 anni, poi è successo quello che è successo ed è andato a Saragozza. Poi è tornato e sappiamo cosa ha fatto. Lui è stato importante per noi e noi per lui”.

Su Taci: “L’avevo incontrato tramite un avvocato, ma mi è sembrato un po’ indeciso. Parlava di investimenti importantissimi e sembrava deciso. Se lascerò il Genoa lo lascerò in mani sicure, ma le sue non mi sembravano tali. Anzi non mi pare ci fossero proprio le mani”.

Su Ghirardi: “Non so cosa sia successo e non mi piace parlare degli altri. Però ha fatto troppe operazioni e bisognerebbe chiedere a lui cosa è successo”.

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