Ottolini: «Europa? Giochiamoci le nostre carte partita dopo partita»

Su Gudmundsson: «Non volevamo cederlo subito. Se arriveranno offerte di un certo tipo, le dobbiamo portare alla proprietà»

Gudmundsson Genoa Ottolini
La stretta di mano tra il ds Ottolini e Albert Gudmundsson (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Sono passati sette giorni dal termine del calciomercato ma la sessione invernale continua a tenere banco. Marco Ottolini, direttore sportivo del Genoa, spiega l’affare Dragusin: «C’erano diversi interessi, tra cui il Napoli. Ne ha già parlato anche il presidente De Laurentiis: ci sono stati discorsi e colloqui, poi le cose sono poi andate diversamente. Dobbiamo rimettere il club su una determinata strada, la cessione di Dragusin è stata importante: dal punto di vista tecnico magari rischiosa, ma è stato un rischio calcolato». Il rinnovo di Gilardino è un tema di rilevanza: «Ci siamo conosciuto lo scorso anno quando era in Primavera. Al termine di un pranzo, pensai che il mister sarebbe potuto diventare tecnico della prima squadra: i fatti mi hanno dato ragione. Abbiamo iniziato a parlare del futuro, lo faremo concretamente nel prossimo periodo».

Intervistato da Radio Sportiva, il ds Ottolini torna sulle ambizioni europee nate a stagione in corso: «Veniamo da un percorso di un anno e mezzo che ci ha visti salire dalla B. Ora ci giochiamo le nostre carte, siamo in una buona posizione: facciamo i prossimi dieci punti, pensiamo gara dopo gara. Dobbiamo tenere un profilo basso, a testa bassa, ma conosciamo le nostre qualità. Siamo concentrati, portiamo a casa più punti possibili e poi si vedrà». Di nuovo sul mercato, capitolo Gudmundsson: «C’è stata l’offerta reale della Fiorentina, ma non abbiamo mai avuto idea di privarci di Albert adesso. Non abbiamo valutato offerte, quando ne arriveranno alcune di un certo tipo le dobbiamo portare alla proprietà: siamo in ricostruzione economica e sportiva, abbiamo l’obbligo di valutare tutto. Non c’era però la volontà di cedere Gudmundsson in questo mercato».

«Vitinha? Non è un vice Retegui, è stato preso per aumentare la qualità. Ci piaceva, c’è stata l’opportunità e lo abbiamo preso. È stato colpito dall’armonia della squadra, è entrato bene ad Empoli e vediamo nelle prossime» chiosa Ottolini.

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