«Only one year», la promessa è stata mantenuta dai 777 Partners

E’ importante che si inizi a conoscere la parola “futuro”, mancata per tanti anni. La proprietà sta realizzando un’attenta, precisa e anche faticosa ricostruzione

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Ha risuonato nei lunghissimi e commoventi cortei rossoblù, il giro di ringraziamento: “Only one year”. Solo un anno in serie B.
Dire e spiegare cosa significhi questo ritorno nella massima serie non è facile ed anche per comprendere, fino in fondo, le atmosfere, l’anima, la forza interiore di questo gruppo e per cogliere l’armonia di questo successo.
Quest’ultima vittoria, quest’ultima pagina ha raccolto tutto quanto è stato il bagaglio tecnico, umano, psicologico del percorso rossoblù: coraggio, qualità, determinazione, ferocia, cuore, gambe, testa.
Bastano queste parole per giustificare la festa popolare dei 33mila tifosi al “Ferraris” e delle migliaia riversatesi nelle strade di Genova, che durerà ancora per molto fino all’inizio del prossimo campionato. Tutta la Liguria oggi accoglie soltanto il rossoblù, il Genoa sarà l’unica squadra cittadina, sola a difendere il nome della città.
Perché è successo tutto questo? Ne parliamo con il nostro consulente delle previsioni, il tifoso “illuminato” per eccellenza Paolo De Giovanni che annota: «Una gioia infinita. Avevo previsto tutto, perché credevo in questa società, nei suoi uomini».
Cosa hai provato al grido di gioia della promozione?
«Ho pianto. Avevo al mio fianco il papà e la sorella Roberta: una famiglia che ha vissuto insieme una realtà bellissima».
Un Genoa che ha portato avanti dei veri valori umani.
«Esattamente, valori sicuri, tanto che oggi possiamo parlare di futuro. I titifosi riconquistati, uno staff di vertice che ha promesso e mantenuto. E poi giocatori responsabili e il nostro Gilardino, sicuramente artefice proprio di questi valori che ha immesso nei suoi uomini».
La Liguria è attraversata, in questa giornata da infiniti caroselli genoani. Conclude il tifoso illuminato: «Penso che al vertice ci siano finalmente le persone giuste. Persone che sanno cosa vogliono dal Genoa».
E’ stato, insomma, un meraviglioso racconto, nitido, semplice ma anche con sofferenza (al Genoa non sono mai mancate e guai se venissero meno) e poi il consolidamento di una splendida idea, come ha detto un caro scrittore napoletano, Maurizio De Giovanni, riferendosi al suo Napoli: «Innamorarsi di chi si ama già, da sempre».
E’ importante che si inizi a conoscere la parola “futuro”, mancata per tanti anni. Pare davvero che si stia realizzando un’attenta, precisa e anche faticosa ricostruzione che alle sue fondamenta le garanzie di un serio vertice, la consapevolezza di un gruppo tecnico solido e responsabile e un allenatore con tutto il suo staff che ha fatto riscoprire il senso vero del calcio.
Non solo business, non soltanto un fatto tecnico, ma la voglia di binari precisi: scrupolosa pianificazione, senza enormi investimenti, soprattutto lontani da certi poteri occulti che sono sempre in agguato.
Solo così, quest’anno, si è arrivati lassù. E questo sarà ancora la promessa dei 777 Partners. Ai quali vale veramente la pena di chiamarli i bravissimi “999”.
Vittorio Sirianni

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