Nicola: «Con il Sassuolo non sarà facile, dobbiamo giocarcela e avere la forza di completare l’opera»

Il tecnico rossoblù: «Dobbiamo essere un tutt'uno con il nostro obiettivo per raggiungere la salvezza»

Davide Nicola (Genoa Channel)

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Alla vigilia della sfida del Mapei Stadium contro il Sassuolo, match fondamentale in chiave salvezza giocata in contemporanea con quella di Udine tra i friulani e il Lecce, il tecnico del Genoa, Davide Nicola ha parlato ai microfoni di Genoa Channel:

«Sappiamo che la sfida con il Sassuolo non sarà affatto facile. Lo sappiamo, siamo coscienti di questo, ma allo stesso tempo manca poter portare via un risultato positivo per completare quello che vi ho sempre detto di meritare. Non solo noi, ma anche la nostra gente e tutti quelli che lavorano per il Genoa, per la nostra storia. Lo meritiamo perchè sono sette mesi che non pensiamo ad altro. Dedichiamo ogni goccia di sudore in questa impresa ed è quello che voglio fortemente. Lo vogliamo tutti e domani c’è una grande opportunità. Dobbiamo giocarcela, andarcela a prendere e avere la forza di completare l’opera».

Sul Sassuolo e la voglia da parte di mister e squadra di consolidare l’ottavo posto

«”Rivelazione” è una dicitura che si usa per chi va oltre le aspettative e il Sassuolo non vi è andato oltre. È una squadra forte e ben allenata. De Zerbi ha fatto un lavoro straordinario in un percorso di tre anni. È una squadra con un’identità, che gioca bene e ha messo in difficoltà squadre importantissime. Noi le conosciamo queste difficoltà, ma allo stesso tempo la presenza mentale, la passione per raggiungere quello che stai cercando da tempo è tanto importante quanto l’espressione di gioco e l’essere propositivi e voler aggredire. Dobbiamo essere un tutt’uno con il nostro obiettivo e la voglia di arrivare alla salvezza».

Com’è cambiata la squadra dall’ultima sfida contro il Sassuolo?

«Ci sono passate in mezzo quasi due salvezze, perchè nove partite per poter mettere noi stessi nella condizione di poterci salvare, poi una sospensione. Altre dodici partite con mille difficoltà che valgono per tutti, ma noi non siamo diversi, perchè queste difficoltà le abbiamo divise con le altre squadre. Eppure si è sempre stati lì con la voglia di raggiungere questa impresa. La squadra è cambiata nella condizione di rendersi conto che erano due campionati in uno: nella voglia di essere a disposizione mentalmente per poter raggiungere nuovamente un discorso legato alla salvezza, nell’interpretazione di più modi di stare in campo, nella capacità di saper sfruttare tutta la rosa, nel valorizzare dei giovani, nelle scelte e strategie adottate. Sono cambiate molte cose. E tutto questo in funzione di un unico obiettivo che voi conoscete bene».

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