Matri goleador a segno ogni 113 minuti

Pinilla non è da meno: una rete ogni 190 giri di lancette


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Tra poco riprende il campionato più bello del mondo nella speranza che il Vecchio Balordo prosegua nella striscia positiva iniziata dopo la sconfitta immeritata e casuale nel Derby. Per macinare punti servono, ovviamente, i gol che nel Genoa sono arrivati, sinora, da otto giocatori: Antonini, Bertolacci, Falque, Kucka, Marchese, Matri, Perotti e Pinilla, senza considerare – ovviamente – l’autorete di Rossettini prima della pausa per la Nazionale.

Otto marcatori per 14 reti (autogol escluso), parafrasando una bella commedia musicale portata sul grande schermo da Stanley Donen nel 1954. Ma chi è, dopo undici giornate, il miglior realizzatore del Grifone? E, soprattutto, quando il team siglato “Gasperini 2.0” predilige andare a rete?

In testa Alessandro Matri, con una marcatura ogni 113 minuti (5 reti, 9 presenze, 566 minuti di gioco), seguito da Pinilla con una rete ogni 190 minuti circa (3, 8, 569). Il prolifico tandem d’attacco è seguito dal “gruppone” dei goleador di giornata, fermi ad una rete: la loro classifica vede Falque in testa (6 ticket staccati per 272 minuti); poi Antonini (6, 368) che però vanta la rete più “devastante” dell’attuale cammino rossoblù. Quindi Kucka (10, 510), Marchese (6, 531), Bertolacci (10, 717) e Perotti (10, 869). E poi le autoreti, una ogni 1.052 minuti. In totale fa un gol ogni 70 minuti, secondo più, secondo meno.

Il Genoa si è dimostrato macchina da guerra soprattutto nel secondo tempo, con i dieci palloni (autorete inclusa) fatti raccogliere dai portieri avversari nelle proprie porte. Quarto d’ora preferito? L’ultimo (5 reti) ma anche il primo (4 reti). Giù di tono, invece, nel secondo quarto d’ora con appena un gol segnato.

Nella prima frazione, invece, i cinque gol sono stati “spalmati” quasi omogeneamente nei tre quarti d’ora a diposizione: uno nel primo, e due ciascuno negli altri due.

È un dato di fatto assodato che le formazioni messe in campo dal tecnico di Grugliasco sono più incisive nella ripresa semplicemente perché, forse, ai giocatori viene messo il pepe nel fondoschiena per recuperare il risultato (vedi Parma, Chievo, Juventus, Udinese e pure Cagliari). Lasciando da parte la metafora scherzosa, il merito di questo risultato è anche dei preparatori atletici del Grifone che durante il ritiro estivo in Austria hanno impostato la preparazione in modo che la squadra avesse più energia nei secondi tempi e nei minuti finali delle partite.

Alfonso Magno

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