LIVERANI: «Squadra straordinaria nel derby, ma adesso pensiamo al Livorno»

«Sono sempre i giocatori che fanno la differenza, hanno messo una forza e lavori in campo che ha consentito di vincere». Fabio Liverani ha così risposto alle domande in conferenza stampa sul derby vittorioso di domenica sera. Il mister del Genoa è stato festeggiato telefonicamente anche da tanti amici: «Mi hanno chiamato tanti amici per […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

«Sono sempre i giocatori che fanno la differenza, hanno messo una forza e lavori in campo che ha consentito di vincere». Fabio Liverani ha così risposto alle domande in conferenza stampa sul derby vittorioso di domenica sera. Il mister del Genoa è stato festeggiato telefonicamente anche da tanti amici: «Mi hanno chiamato tanti amici per i complimenti. Non voglio far nomi: mi hanno chiamato in tanti che mi sono stati vicino anche nei momenti difficili.

Liverani prosegue sul “terno secco” rifilato alla Samp: «Sarebbe stato “stupido” non prendere in considerazione la volontà di Calaiò di voler giocare. Hanno segnato Antonini e Calaiò e l’allenatore è un fenomeno: altrimenti sarebbe stato il contrario. Vedo di fare la formazione osservando ciò che guardo in allenamento. Nel momento in cui un giocatore come Matuzalem ha la forza per giocare, entra in campo. «Era importante che tutti i giocatori sapessero di essere in forma per giocare e la consapevolezza dei propri mezzi».

Il tecnico rossoblù però riporta tutti con i piedi per terra: «Il 3-0 era l’apoteosi di una gara unica, al di fuori del campionato. Ora va archiviata, mi fa piacere che la proprietà e i tifosi giocano di questo successo, ma ora devo pensare all’avversario di sabato (NDR: il Livorno) che è una squadra in grande salute».

Dopo gli acquisti dei tre esterni, si potrebbe avere dei problemi. «Non mi spaventa la gestione – risponde Liverani – della panchina lunga. Non mi spaventava da giocatore far parte di una squadra forte, non mi spaventa ora di avere 20-22 giocatori forti. L’importante è che tutti siano pronti. Ad esempio nel derby con i tre sostituti non si è sentita la differenza». 

Quale obiettivo ha il Genoa dopo la vittoria nella stracittadina? «Lo ridico oggi dopo una grande vittoria. Sette squadre fanno un campionato, poi ce ne sono altre 13 che ne faranno un altro tra cui il Genoa. Valutiamo tutte le cose anche quelle non positive comunque».

La scintilla della vittoria nel derby? «I giocatori – prosegue Liverani -che fanno la differenza sono importanti. Devo dire che la squadra ha soffertio pochissimo a causa degli attaccanti che sono stati straordinari. Devo vedere sabato se è frutto del derby oppure se è dovuto ad altro. E’ normale che come domenica avevamo che sia Gamberini, Antonini e Matuzalem potevano essere i cambi ideali, a causa della forma non perfetta di altri». 

Qualche dubbio per il gioco espresso nella prima frazione di gioco: «Non è stato un buon primo tempo, non è stato quello che mi aspettavo ma possiamo offre meglio. Ripresa è stata eccezionale soprattutto con quella azione del secondo gol che li ha resi più sicuri di loro anche dal punto di vista tecnico. Vrsaljko è importante, ma nel primo tempo la tensione lo ha condizionato, poi è andato meglio».

Gilardino ora esprime un gioco diverso rispetto al passato. «Io Gilardino lo conosco – afferma il tecnico – e so quello che può dare. Ha ora una condizione mentale straordinaria, anche perché è maturato meglio: inoltre a giugno c’è un appuntamento importante. Le motivazioni nel calcio sono importanti per migliorare. Non si può lasciare un attaccante da solo: la squadra deve supportarlo, anche se Gila si sacrifica nella fase di non possesso».

«Quando è arrivato Calaiò so bene che aveva esperienza e sapeva giocare in più modo. Ha capito che si può sacrificare per la squadra»

Si passa a Fetfatzidis e Centurion: «Per Centurion ci vuole un po’ di temo Fet sarà pronto per ottobre, ma non è escluso che sarà pronto anche per domenica sabato sera».

Liverani è raggiante per il comportamento del pubblico: «E’ una cosa eccezionale sapere di giocare per una gradinata così calorosa come a nostra. I ragazzi hanno dato una gioia immensa al pubblico nella stracittadina fuori casa. Nn parlo solo di risultato, ma anche di atteggiamento. Se continuano sempre così la gradinata sarà sempre con loro. Il tifoso genoano apprezza sempre la prestazione, i giocatori veri». 

Si sente un predestinato? «Avevo già perso tre partite. Mi sento solo  fortunato, grazie a una persona che mi ha dato la possibilità».

Un accenno alle condizioni di Gamberini: «Penso che Gamberini faccia qualcosa di particolare, ma nulla di grave»

Una battuta sullo “spionaggio” di De Prà: «Da un lato è una questione interna risolta dal presidente. Dall’altro vedo solo goliardia. Nel calcio non ci sono ormai più segreti: tramite interne si conoscono tutti i segreti dei giocatori. Non credo che ciò abbia dato problemi a loro nè vantaggi a noi. Ho capito: le partite prima le ho perse io, l’ultima l’ha vinta De Prà».

«Il 4-3-3 è quello che abbiamo provato di più. Riguardo ai nuovi: Fet lo faceva, per gli esterni forse c’è qualche differenza ma i movimenti sono quelli. Fet, Stoian e Centurion lo capiranno. Tutte le settimane possiamo decidere e cercare delle soluzioni che possano mettere in difficoltà l’avversario».

Marco Liguori

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.