La vittoria sulla Roma rimarrà indimenticabile nella storia del Genoa

Una serata davvero sotto le stelle e con le stelle in campo tinte di rossoblù. Attenzione però alla trasferta a Udine: il Grifone rende meglio con le grandi del campionato

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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E’ stata una di quelle partite che rimarranno indimenticabili nella storia rossoblù, come il gol di Branco nel derby, la vittoria sull’Oviedo con il gol di Skurhavy. Insomma una serata davvero sotto le stelle e con le stelle in campo tinte di rossoblù.
Nell’apoteosi finale, dopo il 4-1, fra applausi, qualche lacrima, sorrisi infiniti non sono mancate le battute nei confronti di Roma Capitale stordita e abbattuta con la forza di chi sa essere in quel contesto il più forte.
Sorride il professor Marco Di Pierro, urologo principe della sua professione, legato da amore alla maglia rossoblù del club più antico d’Italia e sussurra: «Alla fine ho visto Mou un po’ abbacchiato». Come a dire che l’abbacchio romano gli è rimasto sullo stomaco. Così come il tifoso illuminato, Paolo De Giovanni (a proposito, complimenti per le sue apparizioni alla “Panchina – cabaret di Genova 3000) annota bofonchiando: «E’ arrivato il Messias e i romanisti si sono dovuto inginocchiare davanti a lui e chiedere perdono».
Insomma una serata che 32mila persone hanno vissuto, anche al di là dell’incredibile risultato, come una grande festa, ricca di emozioni, felici di essere tutti insieme, immersi in quel clima di libertà che, come canta Giorgio Gaber, è partecipazione.

Messias Genoa
Il volo di Messias (foto di Genoa CFC Tanopress)

Ed ora per favore, come già scritto qualche giorno fa, lasciate stare e lasciate lavorare Gilardino, che ancora una volta ha insegnato come si guida un gruppo, come lo si carica e lo si stimola nel modo giusto. Dando ad esso la consapevolezza di essere oggi una buona squadra, un buon gruppo, legato soprattutto dalla convinzione che si è una formazione in grado di competere con qualsiasi avversario.
Di certo il calcio è straordinariamente imprevedibile, tantoché ieri sera ha presentato una Roma davvero sfilacciata, ma ciò non toglie che certi nomi (Lukaku, Dybala, Pellegrini, Spinazzola, il nazionale Cristante) alla vigilia destavano qualche preoccupazione.
I giallorossi sono stati annullati, grazie a un gioco attento, razionale, ma soprattutto coraggioso. Alla vigilia Gila aveva conniato una sua ulteriore parola: «corazza».
Ebbene, i due “corazzieri” Bani e Dragusin hanno stroncato il grande albero di nome Lukaku. Ma la corazza è stata indossata da tutti quanti: da Martinez (in verità poteva avere anche una canottiera, tanto non è stato particolarmente impegnato…), alla massima attenzione difensiva, con tutti senza errori (forse sul gol…) ma da Matturro, un’altra sorpresa dopo Vasquez, sino al centrocampo che, pensate, ha funzionato anche quando sono dovuti uscire sia Strootman, sia Badelj. Al loro posto Thorsby (soprattutto) e poi anche Kutlu hanno coperto perfettamente la difesa, lasciando pochissimi spazi agli attaccanti romanisti.

Kutlu Genoa
Il rilancio di Kutlu (foto di Genoa CFC Tanopress)

E, guarda caso, anche questi cambi hanno funzionato: dunque Gilardino proprio “micco” non è, conosce esattamente il valore e le capacità di ognuno dei suoi uomini. Persino Messias è entrato ed ha siglato il suo primo gol in rossoblù, scatenando la gioia dei tifosi.
Detto tutto questo, è importante adesso non trionfalizzare troppo questa vittoria perché il campionato, come si vede, offre straordinari colpi di scena. Passata l’euforia, occorre avere subito i piedi per terra e lo sguardo prima ad Udine, dove il Grifone volerà domenica, e poi in casa col Milan.
Resta un dato tecnico-tattico per chiudere, che viene alla ribalta: solitamente il Genoa gioca meglio con squadre che sanno giocare a calcio (vedi Lazio, Napoli, Roma) che non con quelle che si chiudono e incentrano il proprio gioco soltanto sulla forza fisica.
E’ per questo che bisogna stare attenti: potrebbe essere più pericolosa la trasferta di Udine che l’arrivo del Diavolo al Ferraris.
Vittorio Sirianni

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