Intitolata a Gian Luigi Corti e Alfredo Provenzali la Tribuna Stampa dello Stadio Ferraris

Michele, figlio di Gian Luigi, racconta a Pianetagenoa1893.net: «E’ significativo che proprio nel giorno del derby, occasione di festa per tutta la città pur in un momento complicato come quello attuale, vengano ricordati e “consegnati alla storia” due grandi giornalisti e uomini di sport»

Provenzali Conti
Alfredo Provenzali (a sinistra) e Gian Luigi Corti: ai due giornalisti è stata intitolata la tribuna stampa del Ferraris

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Nel giorno del 123° Derby della Lanterna viene intitolata a Gian Luigi Corti e Alfredo Provenzali la Tribuna Stampa dello Stadio Luigi Ferraris. Un momento speciale per il Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi e per tutta l’Unione Stampa Sportiva Italiana che ha voluto fortemente questa iniziativa, supportata da Genoa e Sampdoria e con la collaborazione del Comune di Genova.

Corti e Provenzali hanno “amato e raccontato Genova e lo Sport” con grande passione e competenza, ma anche con un impareggiabile “spirito di servizio” verso i colleghi. Corti è stato presidente del Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi per 15 anni e dirigente nazionale dell’Ussi per 25 anni. Provenzali è stato per oltre 25 anni presidente del Gruppo Cronisti Liguri e al vertice dell’Unione a livello nazionale.

Due figure indimenticabili per Genova sportiva e non solo. Due amici che hanno condiviso alcune avventure insieme. Dal calcio, alla pallavolo, al nuoto, all’Olimpiade. Dalle partite a scopone, ai rally per giornalisti, alle interminabili sfide a bocce. Due colleghi che hanno “vissuto” la Tribuna Stampa del Ferraris da protagonisti, per una vita intera.

Gian Luigi Corti, firma del Corriere Mercantile prima e de Il Secolo XIX poi, è stato anche tra i fondatori di Telegenova e dirigente sportivo di alto livello. Vicepresidente della Federazione Italiana Pallavolo dal 1980 al 1988, era capodelegazione a Los Angeles nel 1984 quando l’Italia ha conquistato la prima storica medaglia olimpica del volley. E’ stato nominato Cavaliere della Repubblica e insignito della Stella dOro al Merito Sportivo. In qualità di presidente del Gruppo Ligure dell’Ussi negli Anni Novanta ha gestito Tribuna Stampa e Sala Stampa dello Stadio portandoli a essere un fiore all’occhiello riconosciuto e apprezzato in tutta Italia.

A Michele Corti, figlio di Gian Luigi, giornalista sportivo e presidente del Gruppo Ligure Ussi, Pianetagenoa1893.net ha chiesto di raccontare le emozioni di questa giornata. 

Gian Luigi Corti ha dedicato la sua vita allo sport: lintitolazione, assieme ad Alfredo Provenzali altro grande giornalista ligure, della tribuna stampa al Ferraris è un riconoscimento per quanto ha svolto?

L’Unione Stampa Sportiva Italiana e ovviamente anche il nostro Gruppo ligure, hanno voluto fortemente questa iniziativa per ricordare due colleghi che tanto hanno dato, in modo diverso, alla professione e allo sport. E’ significativo che proprio nel giorno del derby, occasione di festa per tutta la città pur in un momento complicato come quello attuale, vengano ricordati e “consegnati alla storia” due grandi giornalisti e uomini di sport. Faranno compagnia ad un’altra prestigiosa firma, quella di Manlio Fantini, a cui il Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi intitolò la Sala Stampa del Ferraris il 9 settembre del 1990.

Per mio padre la Tribuna Stampa è stata “quasi” una seconda casa. Da presidente del Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi (lo è stato dal 1988 al 2003) ha contribuito dopo la ristrutturazione di Italia ’90 a renderla un gioiello. Ha creato la prima sala telefoni al servizio dei gionalisti. Poi i punti ristoro, le prime cartelle stampa inventate 30 anni fa. Era fiero del fatto che tutti i giornalisti sportivi italiani venissero al Ferraris e dicessero che le Aree stampa erano le migliori su scala nazionale.

Oltre al calcio, la sua passione è stata la pallavolo: ci può raccontare un aneddoto di quando era Vicepresidente e Team Manager della Nazionale Maschile alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, quando lItalia conquistò uno storico bronzo?

Pallavolo “folle” amore. E’ stato tra i fondatori della Fipav a Genova e in Liguria. Ha scritto pagine storiche con le squadre maschili prime e femminili poi in Serie A. E con la divisa azzurra ha girato il mondo. Andava orgoglioso di quella foto, al fianco di Pertini, al Quirinale, al ritorno da Los Angeles dove aveva conquistato la prima storica medaglia della pallavolo italiana (bronzo). Ma era anche e soprattutto felice di aver contribuito a far nascere quella che poi fu denominata “generazione di genomeni”. Da Lucchetta (il suo capitano) a Zorzi, passando per Vullo, Bernardi e tutti gli altri. E’ stata davvero una impresa straordinaria.

Gianluigi e il Genoa: come nacque questo amore?

Ha scritto e vissuto pagine storiche in rossoblù. Nel libro che abbiamo realizzato sulla sua storia, è proprio Sidio Corradi a ricordare alcuni aneddoti davvero gustosi. Io ricordo quando mi portava a Sant’Olcese a bordo campo a vedere gli allenamenti. Era un altro calcio, un altro mondo. Giornalisti e giocatori chiacchieravano serenamente, ovunque. Mio padre aveva un rapporto storico con Gigi Simoni, ma anche Attilio Perotti, Sidio Corradi e molti altri. Ha scritto sempre con passione ma anche con lealtà e oggettività. Valori importanti nella nostra professione.

Laltra sua creatura è Stelle nello Sport: come nacque questo progetto e quali novità ci saranno nel 2021?

Ho ereditato la sua passioni polisportiva. Così quando ho fondato l’Agenzia Liguria Sport nel 1998 e poi il progetto Stelle nello Sport nel 2000 mi ha sempre sostenuto, spinto, aiutato, stimolato, a volte pungolato. Oggi stiamo per lanciare la 22° edizione di questo incredibile progetto che dura tutto l’anno ed è dedicato a valorizzare tutto il mondo sportivo ligure e a trasmettere ai giovani i valori dello sport. Di questi 22 anni, ben 20 li ho vissuti con una guida al mio fianco che oggi mi manca molto ma che, allo stesso tempo, senso sempre molto presente e vicina. I suoi valori e le sue passioni vivono in me. E io spero di portarli avanti nel modo migliore.

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