Il Genoa può entrare nel cunicolo salvezza scavato dal Cagliari

La talpa farà precipitare un club, se non più di uno, che al momento è esonerato da ogni sospetto

Blessin Genoa
Blessin dà con gran grinta le disposizioni durante l'allenamento (Foto da Instagram, Genoa cfc Tanopress)

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C’è una talpa in Serie A che sta scavando un cunicolo salvezza dentro il quale si deve precipitare il Genoa fin dalla dirimente partita contro l’Empoli, in programma al Ferraris domenica prossima all’ora di pranzo. La talpa è il Cagliari, autore di una rinascita insperata dopo il mercato di gennaio organizzato da Capozucca: nove punti nelle ultime cinque gare, media da sereno piazzamento europeo costruita a suon di colpi in trasferta a Bergamo come allo stadio del Grande Torino, un percorso di pura redenzione sporcato in lata parte dall’esecuzione del calcio di rigore di Sergio Oliveira della Roma. Con il passare delle settimane, la feritoia sotterranea tracciata dal club sardo farà precipitare nel purgatorio del fondo classifica un club, se non più di uno, che al momento è esonerato da ogni sospetto, proprio come il Benevento che nel girone di ritorno della scorsa stagione batté soltanto la Juventus prima di finire in B.

Il Cagliari può aiutare la risalita del Genoa alla sola e innegoziabile condizione che la squadra di mister Blessin superi l’Empoli e torni alla vittoria che manca da metà settembre e, complessivamente in casa, dallo scorso aprile. É come se il tempo fosse rimasto sospeso a Genoa-Spezia 2-0 entro la quale i gol di Scamacca e Shomurodov consacrarono l’ultima salvezza dei rossoblù: ma adesso che la squadra e la tifoseria sono tornati in piena sintonia, con la personalità del tecnico svevo a fare da elemento aggregante per la riappacificazione, gli undici mesi senza tre punti a Marassi e le dodici giornate al termine sono un problema relativo e, per sua natura, risolvibile con un entusiasmo ritrovato. Il Grifone crede nella salvezza altrimenti non avrebbe fermato la Roma e l’Inter disputando partite prive di catenaccio e dense di pressione di squadra, come vuole Blessin: non a caso un proverbio tedesco dice emblematicamente “come il pastore, così il gregge”.

Il Genoa ha ancora una possibilità di entrare nel cunicolo della talpa e scavarne uno parellelo che conduca all’aperto entro e non oltre il termine del 22 maggio altrimenti la palingenesi rossoblù subisce un rallentamento. Secondo mentalità sbarazzina da entusiasta neopromossa, l’Empoli reputa lo 0-0 una mezza sconfitta – il Genoa è la squadra della Serie A più volte capitata nelle more di tale risultato, addirittura sei, segue l’Atalanta a quattro – giacché gli uomini di Aurelio Andreazzoli accompagnano l’azione offensiva in molti effettivi finendo per concedere spazi a chiunque: lo prova la doppietta di Quagliarella e la marcatura di testa di Kean al termine di un contropiede concluso con il marcatore, o presunto tale, posto a distanza di sicurezza di un paio di metri. Sarà pane per Kelvin Yeboah. Serve crederci, il Cagliari iniziò a scavare il tunnel salvezza da quattro pareggi consecutivi.

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