La partita col Benevento ha confermato un “tallone d’Achille” del Genoa blessiniano, già mostrato nella scorsa stagione. Se la squadra “diesel” innesta il turbo, crea occasioni da gol e problemi agli avversari: in caso contrario, resta una modesta auto familiare. Sabato nel primo tempo, il Grifone aveva ritmi lenti, costruzione dal basso e un inutile giro palla continuo: da ricordare lo sconcertante episodio del rigore cancellato dal Var, dopo che l’arbitro lo aveva concesso, ma resta la prestazione a “tre cilindri” del Grifone. Merito anche del Benevento che aveva bloccato le fasce, con i due terzini rossoblù Hefti e Pajac costretti a svolgere prevalente lavoro difensivo. Nella ripresa, la squadra ha iniziato a correre a 200 km/h ed è riuscita a superare il muro a centrocampo del Benevento: in più aveva anche Gudmundsson che ha mostrato per l’ennesima volta di essere in gran forma: sono arrivate le occasioni da rete oltre a un gol annullato. Sarà questo l’aspetto su cui dovrà lavorare il tecnico in settimana, in attesa dei rinforzi per il settore offensivo Aramu e Puscas. Con l’arrivo del trequartista del Venezia, si apre il fronte cessioni per il reparto: Melegoni è stato riscattato dall’Atalanta, ma non sembra rientrare (almeno per ora) negli schemi blessiniani, ed è possibile che possa andare altrove. A proposito, resta aperta la questione portiere: confermato Martinez, ma il numero uno rossoblù sembra mostrare insicurezza in campo. Considerata la posizione di Blessin sull’estremo difensore, ci si auspica un suo pronto riscatto nella prossima gara a Pisa.
E a proposito della trasferta di domenica in Toscana, considerate le caratteristiche dei nerazzurri dell’ex Maran, occorrerà che il Genoa inserisca il turbo sin dal primo minuto. I pisani sono schierati con un 4-3-2-1, con buone caratteristiche offensive ma con una difesa debole: vanno dunque aggrediti sin dall’inizio. Riguardo all’attacco, attenzione al trequartista Morutan e alle punte entrate nella ripresa Cissé e Torregrossa: dovranno essere marcate strette da Bani e Dragusin. Passo e chiudo!