«E’ stata una settimana paradossale, surreale». Alberto Gilardino ha iniziato la conferenza stampa alla vigilia di Salernitana-Genoa raccontando le difficoltà incontrate per gli infortuni. «Per via di qualche infortunio di troppo – prosegue il tecnico rossoblù – dovuto alla battaglia che sto facendo dalla società da diverso tempo per quanto riguarda il campo di allenamento. E’ un problema reale ed effettivo. Quando uno si infortuna per una botta è un conto, ma quando si pattina come su una pista di ghiaccio o se quando piove non ti alleni è difficile. Ci siamo allenati con otto-nove giocatori della Primavera. Nella preparazione di una partita così importante è un aspetto da sottolineare».
Gilardino ha poi proseguito sul match di domani alle 18 all’Arechi: «Detto questo, confido in chi verrà a Salerno. So che questa squadra nelle difficoltà ha saputo sia soffrire che stupire. Bisognerà chiedere a questi ragazzi uno sforzo in più. Mi aspetto delle risposte dalla società sul mercato. C’è una necessità oggettiva di colmare le lacune in alcune caratteristiche. Devono essere veloci e rapidi a partire dalla settimana prossima nell’intervenire. Non abbiamo tempo e non mi aspettavo di arrivare in una situazione del genere in queste partite». Ecco quanto riportato da TMW.
SPENCE – «E’ probabile che Spence parta dal primo minuto».
BOHINEN – «Lo conosco come giocatore, conosco le sue caratteristiche. E’ arrivato con un problema muscolare, sarà con noi fra due-tre settimane. Ma è un ragazzo che vuole mettersi in mostra».
COME LA SQUADRA AFFRONTERA’ LA GARA – «Noi siamo in emergenza ma sono fiducioso dei ragazzi che avrò a disposizione. Questa squadra nelle difficoltà ha saputo chiudersi come una roccia granitica. E ancora di più lo dovremo essere domani. Io sarò vicino a loro e fino a che avrò una goccia di sangue e sudore la darò ai miei ragazzi. Isoliamoci da tutto e da tutti pensando solo a noi sapendo che andremo a giocare in un ambiente caldo e strapieno. Allo stesso tempo pensiamo a noi per fare una gara di orgoglio, spirito e umiltà».
RETEGUI – «Mateo è in crescita. Lo vediamo voglioso e gli dico sempre di focalizzarsi sempre sull’aiutare la squadra. Sta crescendo sia di condizione che di mentalità e sono sicuro che domani potrà fare una grande partita e ci trascinerà».
EKUBAN E THORSBY – «Hanno fatto due allenamenti e si alleneranno oggi. Credo che qualche minuto sulle gambe ce l’avranno».
ALTRI INFORTUNATI – «Li valuteremo oggi nell’ultimo allenamento. Dobbiamo fare delle valutazioni su altri giocatori. Ci prendiamo qualche ora per valutarli correttamente».
VOGLIACCO SOSTITUTO DI DE WINTER O DIFESA A QUATTRO? – «E’ naturale che c’ho pensato. O a quattro o a tre, sono queste le soluzioni dall’inizio o a gara in corso. Abbiamo dovuto fare delle valutazioni e i ragazzi devono essere pronti».
CONTRATTO GILARDINO – «Per il momento non è nei miei primi pensieri. Il mio primo pensiero è lavorare con questi ragazzi e raggiungere l’obiettivo. Sono tre notti che faccio fatica a dormire per queste situazioni. Come ho detto prima, fino a quando avrò una goccia di sudore o di sangue sarò il primo vicino a loro. Il futuro dovrà essere molto chiaro, non solo da parte mia. Ma quello ci sarà modo e tempo per parlarne».
PREPARAZIONE PSICOLOGICA ALLA PARTITA – «E’ naturale in settimana porre alla squadra il sapere di dove si va a giocare e contro chi si va a giocare ma soprattutto l’essere bravi a isolarsi da tutto il contesto. Sappiamo che partita è, sappiamo l’importanza e noi dobbiamo pensare solo a questo: di essere feroci nella gara, lucidi quando abbiamo il pallone e difendersi in modo concreto e granitico da squadra vera».
MERCATO: IL GENOA CERCA UN DIFENSORE E UN ATTACCANTE – «Sono situazioni appurate. Andando via Dragusin si stanno facendo valutazioni in tal senso per inserire qualcuno in quel ruolo e allo stesso tempo avere un sostituto titolare che possa giocare insieme o al posto di Ekuban e Retegui. Sono andati via Puscas e Jagiello, a cui faccio un in bocca al lupo per il rapporto che abbiamo instaurato quest’anno e per le gioie che abbiamo vissuto insieme. Dobbiamo però essere lucidi e veloci e la società deve dare una mano a questi ragazzi e a me velocemente».