Gilardino: «Non ci aspettavamo un inizio di gara di questo tipo»

Grande entusiasmo in uno stadio incredibile ed un ringraziamento speciale ai nostri tifosi

Gilardino (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Il mister rossoblù Alberto Gilardino si confronta con le domande che gli pongono dallo studio televisivo di Dazn. Subito si affronta il “gap” da colmare evidenziato dal salto di categoria: «Stasera abbiamo toccato con mano cosa vuol dire la Serie A. Lo sapevamo e sapevamo di giocare contro una delle squadre tra le prime otto del campionato. Sapevamo la qualità che hanno, la forza fisica. Sicuramente non ci aspettavamo un inizio di gara di questo tipo. Abbiamo sicuramente creato troppo poco all’interno della gara per poter mettere in difficoltà la Fiorentina e loro sono stati molto bravi, dopo i primi due gol, nella gestione del pallone, nella ricerca degli spazi e ci hanno creato diverse difficoltà».

Tutto diverso dallo scorso anno. Quanto ci vuole per trovare una identità da Serie A: «Sicuramente il tempo ci vuole e tempo ce n’è poco. Nella nostra testa dobbiamo fare un altro tipo di campionato, però anche contro questo tipo di squadre bisogna avere un atteggiamento diverso ed era la nostra volontà di questa sera. Grande entusiasmo in uno stadio incredibile ed un ringraziamento speciale ai nostri tifosi. Sono arrivati giocatori nuovi, alcuni non ancora disponibili. Però la volontà è quella di crescere anche nelle sconfitte e di crescere e potersi migliorare. Siamo all’inizio. C’è la volontà, c’è l’entusiasmo e la consapevolezza di potere e dover fare meglio».

Giocatori nuovi che aiuteranno a trovare una giusta identità, con uno sguardo ancora al mercato: «Sicuramente Malinovs’kyj e Messias sono giocatori di talento e di qualità. Starà a me inserirli in un contesto tattico di squadra con il giusto equilibrio. Sono giocatori che possono creare superiorità numerica e possono fare la differenza all’interno del campo. Anche stasera a livello tattico ho provato a cambiare dal 3-5-2 al 4-4-2, poi nel secondo tempo una parte di gara col 4-3-1-2 ma non sono tanto i numeri o la disposizione tattica ma è quanto noi abbiamo consapevolezza all’interno della gara crediamo in quello che facciamo. Questo diventa determinante. Per il futuro sul mercato, siamo alla finestra, la società è alla finestra; sappiamo quelli che possono essere certi tipi di miglioramento però aspettiamo perché mancano ancora dieci giorni».

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