Gilardino: «Emozione per l’esordio? É normale, ma ho la consapevolezza dell’entusiasmo del nostro popolo»

«Fiorentina come il Real Madrid? No, (sorride imbarazzato, ndr), però hanno tanta scelta»

Gilardino Genoa
Mister Gilardino in conferenza stampa (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«É normale che come tutti gli esordi c’è emozione ma c’è anche convinzione e consapevolezza da parte mia, della squadra e dall’entusiasmo che ci sta trasmettendo il nostro popolo anche con i dati alla mano degli abbonati». Alberto Gilardino ha esordito così dinanzi ai cronisti nella conferenza stampa alla vigilia del suo debutto in serie A e del ritorno del Genoa nella massima serie. Ecco quanto riportato da TMW.

FIORENTINA – «Nella mia carriera ho vestito la maglia della Fiorentina dove ho vissuto, insieme alla squadra, momenti importanti come li ho vissuti al Genoa. Domani sarà una bella sfida, la prima di un lungo percorso e bisogna goderselo nel modo giusto, con la giusta consapevolezza di quello che dovremo fare all’interno della gara; volontà, sacrificio e la giusta umiltà sono state le armi che ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo la scorsa stagione. Affronteremo una squadra forte, l’anno scorso finalista di Conference e Coppa Italia, lavorano assieme da tre anni: mister Italiano è un ottimo allenatore, servirà il nostro 200% per restare dentro la partita».

PUNTI DEBOLI FIORENTINA – «Giochiamo contro il Real Madrid? No (Gilardino sorride imbarazzato, ndr), però la squadra di mister Italiano ha tanta scelta nei titolari e in panchina. Il campionato di Serie A richiede che al 60′ entrino cinque uomini e ne escano cinque, e i nuovi facciano la differenza».

COME VIVE L’ATTESA LA SQUADRA – «Troppa pressione? La responsabilità è mia. Dobbiamo affrontare la partita con la stessa intelligenza tattica delle altre partite. Ci saranno momenti in cui dovremo sacrificarci in fase difensiva, dovremo fare una partita perfetta contro di loro. La squadra è in costruzione: sono arrivati giocatori importanti come Martin, Thorsby, Leali – spiega Gilardino – Sono arrivati De Winter, Retegui, Messias (che però dovrà stare fermo per tanto tempo, mi auguro di poterlo avere dopo la sosta). Sono giocatori che danno gioventù, freschezza, qualità e fisicità all’interno di un gruppo ben rodato. Siamo un po’ corti a livello numerico, dobbiamo valutare alcuni giocatori come Melegoni e Vogliacco. Gli altri stanno tutti bene, Bani e Biraschi hanno recuperato».

COME ARRIVA IL GENOA – «Abbiamo lavorato bene da Moena fino al rientro Genova. C’è la convinzione di fare la partita giusta. Fondamentale sono la determinazione e il sacrificio che metteremo dentro la gara, domani come in tutto il campionato» aggiunge Gilardino.

COME SARÁ LA SERIE A – «Campionato molto competitivo con una suddivisione fra le prime cinque/sette squadre, poi la metà classifica e cinque/sette squadre che si giocheranno la salvezza. Dovremo dare un’identità forte alla squadra, non vedo l’ora che sia finito il mercato perché questi sono giorni di cambiamenti, per noi positivi con giocatori di qualità che si sono inseriti nel gruppo. L’allenatore vorrebbe che la squadra fosse pronta subito e finisse subito il mercato. Sono contento di quello che mi hanno fatto vedere i ragazzi: disponibilità, voglia e abnegazione quotidiana».

OBIETTIVO – «Noi dobbiamo raggiungere i 40 punti e non è mai facile raggiungere questo traguardo perché ogni anno in Serie A ci sono sempre momenti particolari e raggiungere un traguardo è qualcosa di speciale. Ogni giorno lavoriamo per migliorare: questo è dentro la testa di tutti, per non porsi limiti».

MALINOVSKYI – «Aspettiamo che il tutto sia definitivo, è un giocatore che non sta a me presentarlo e, come Junior Messias, ha fatto vedere cose importanti nel campionato di Serie A. Ha qualità, bravo nell’uno contro uno, grande tiro dalla media-lunga distanza e capacità nelle palle inattive: lo aspettiamo. I nuovi arrivati si sono inseriti bene. Ci portano caratteristiche diverse e talento: io e il mio staff dovremo essere bravi nel trovare l’equilibrio giusto di squadra per esaltare le loro caratteristiche».

COLLOCAZIONE MALINOVSKYI E MESSIAS – «Messias ha ricoperto tanti ruoli. É un giocatore duttile che si sacrifica in entrambe le fasi. Quando sarà al massimo della condizione sarà importante. Malinovskyi all’Atalanta ha giocato nei due in mezzo o trequartista, nel Genk ha giocato come play».

ACQUISTI E CAMBIO SISTEMA DI GIOCO – «Assolutamente sì, ma dobbiamo essere pronti già da domani a cambiarlo già dall’inizio oppure a partita in corso. É fondamentale in questo campionato essere bravi al cambiamento, soprattutto a gara in corso» spiega mister Gilardino.

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