Gilardino: «Al Genoa mi sto divertendo. Messi? Nato sotto una stella divina»

Il tecnico Primavera: «Con lo staff ho creato empatia ed entusiasmo, il gruppo esalta i singoli»

Gilardino Genoa
Mister Alberto Gilardino (foto di Genoa CFC Tanopress)

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La Primavera del Genoa veleggia al primo posto in campionato 2 in virtù di un cammino che rasenta la perfezione: otto vittorie (delle quali sette consecutive) e due pareggi. La strada per la promozione, però, è appena iniziata come rileva il tecnico rossoblù Alberto Gilardino in un’intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com: «Il campionato è equilibrato. A inizio stagione abbiamo rivoluzionato la squadra rispetto all’anno scorso: sono rimasti quattro fuori quota del 2003, poi si sono aggregati tanti profili provenienti dall’Under 18 e da fuori. Vedo i miei ragazzi coinvolti nel nostro progetto, hanno voglia e mi sto divertendo: fin da subito assieme al mio staff ho voluto creare empatia ed entusiasmo, è ciò che prediligo».

«Da chi ho preso? Ho conosciuto grandi tecnici durante la mia carriera da calciatore: Lippi in Nazionale, Prandelli mi fece esplodere a Parma, Pioli, Mihajlovic, Gasperini al Genoa e Carlo Ancelotti al Milan: ciascuno di loro mi ha lasciato qualcosa, ora devo metterci del mio ragionando con la mia testa e il mio modo di essere. Nel lavoro specifico con gli attaccanti sono un martello: loro devono lavorare bene perché sono anche i primi difendenti della squadra» spiega Gilardino. Un passaggio su Federico Accornero, stellina della Primavera genoana medaglia d’argento agli ultimi Giochi del Mediterraneo, autore di nove reti in nove partite disputate, tra le quali spiccano due doppiette e una tripletta: «Ha ottime qualità tecniche, deve dare continuità ad allenamenti e prestazioni: è indispensabile come tutti, il gruppo esalta i singoli».

La chiosa del tecnico sui fenomeni di Qatar ’22: «Leo Messi è nato sotto una stella divina, Cristiano Ronaldo ha costruito la carriera con il lavoro e il sacrificio: hanno due storie e due qualità differenti».

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