Era il 1967 quando il cuore di Genova ricevette una nuova arteria. Era il Ponte Morandi, in onore di Riccardo Morandi, l’ingegnere che progettò la struttura sul Polcevera che univa l’Autostrada dei Fiori e l’Autostrada per Savona. Una costruzione poderosa, per gli Anni e per i benefici che avrebbe portato. La Domenica del Corriere, il 1º marzo 1967, uscì con una bellissima copertina disegnata da Molino: “Genova risolve il problema del traffico. L’incubo dell’attraversamento di Genova per gli automobilisti provenienti da est, nord e ovest diventerà soltanto un brutto ricordo“.
Cinquantuno anni dopo la città piange molte vittime. É giusto ricordare l’intervento dell’ingegnere Brencich nel 2016: “Tra non molti anni i costi di manutenzione supereranno i costi di ricostruzione del ponte: a quel punto sarà giunto il momento di demolire il Ponte Morandi e ricostruirlo“.