Genoa, serve più qualità. Intanto Czyborra ha firmato

Senza dinamismo a centrocampo il 3-5-2 resta un modulo piatto e prevedibile

Maran Ghiglione Asencio Genoa
Mister Maran, Ghiglione e Asencio (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Per quanto possano essere sinceri gli indizi di prova emergenti da un’amichevole, tra l’altro la prima dell’estate, dal campo è apparsa comunque netta l’urgenza di forze fresche di cui abbisogna il Genoa. La squadra non è ancora di Maran: troppo simile per impianto e qualità di gioco alla creatura posticcia dell’anno scorso che fu costruita in un certo modo prima di essere disossata e ricucita a gennaio. Nelle sue prime due settimane genoane il tecnico trentino ha comunque apportato qualche piccolo correttivo all’assetto di gioco, senza stravolgimenti, ma senza dinamismo a centrocampo il 3-5-2 resta un modulo piatto, senza guizzi di fantasia e dalle intenzioni abbastanza prevedibili. Al Genoa, dunque, serve tempo per crescere in identità e innestare nella rosa qualche elemento capace d’alzare la qualità media.

Il ds Faggiano, dopo due sensibili operazioni in uscita che hanno alleggerito le finanze rossoblù di almeno 3,6 milioni lordi, sta lavorando con una squadra-mercato di fiducia per consegnare a Maran una rosa avente la parvenza di definitività ai nastri di partenza del campionato. Consacrato il ritorno di Perin, a Genova è arrivato Czyborra che di nome fa Lennart come Skoglund dell’Inter degli Anni ’50: tedesco di Berlino, ex attaccante che un allenatore dell’Energie Cottbus trasformò in terzino sinistro, all’Atalanta ha giocato appena sedici minuti nel 6-2 al Brescia. Calciatore tutto da scoprire. Czyborra ha superato la positività al Covid-19, evento che fece traccheggiare il Cagliari aprendo il varco per l’inserimento decisivo di Faggiano.

Presumibilmente le prossime mosse di mercato del Grifone saranno orientate ad aprire il ventaglio delle opzioni di gioco del mister che, è notorio, da un punto di vista filosofico predilige occupare il campo con una difesa a quattro e un centrocampo a tre. Il restante triangolo offensivo, uno-due o viceversa, può essere ribaltato a seconda delle caratteristiche dell’avversario e degli attaccanti certi di vestire la maglia genoana. Così stando le cose, tuttavia, il 3-5-2 può essere indicato come modulo di partenza del Genoa contro il Crotone dell’ex Stroppa ma è bene fare poco affidamento agli indizi di prova emergenti da un’amichevole estiva.

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