Genoa ko nella dodicesima partita con almeno tre gol al passivo

L'Inter passa 3-0 ma Jagiello e Pinamonti hanno avuto due palle gol

Romero Lukaku Genoa-Inter
Romero pressa Lukaku (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il peccato è stato aver creduto straordinaria un Inter normale, se non modesta. In ogni reparto e con molti uomini a corto di energie. Due errori in marcatura e un contropiede finale decollato da Rogoredo e giunto a Marassi, su per giù, condannano il Genoa alla diciottesima sconfitta in trentasei partite. Metà del percorso stagionale. Inoltre il 3-0 sottoscritto dai nerazzurri consacra la dodicesima gara con almeno tre gol al passivo da parte del Grifone: soltanto in una il Genoa è riuscito ad andare a punti, al debutto a Roma (3-3) con Andreazzoli. Risulta piuttosto facile da intuire quale sia il punto debole dei rossoblù.

Due dei tre gol dell’Inter, lontana creatura della belva feroce bramata da Conte, sono capitati a difesa schierata. Prima Zapata perde la marcatura di Lukaku come un peso piuma va al tappeto al minimo contatto con un peso massimo, poi Sanchez obnubila Goldaniga con un semplice contromovimento a due passi da Perin. Traversa, gol. Lì finisce il Genoa che da qualche minuto pascolava nella metà verde degli avversari con buona convinzione ma senza creare preoccupazioni ad Handanovic, ieri sera l’unico spettatore al Ferraris. Solo Jagiello l’ha impensierito su punizione allo scadere del primo tempo, tra l’altro senza smuovere l’imperturbabile sloveno di ghiaccio che ormai si credeva spacciato.

Poi qualche pallone scodellato dalle fasce al centro senza mai trovare un genoano pronto a colpire. Graffi e vagiti, non lacerazioni e ruggiti. Eppure Pinamonti ha avuto la palla dell’1-1 al 75′, solo che ha deciso di tentare un improbabile colpo di tacco al volo in luogo di un più agevole – si paret – colpo di testa. E una decina di minuti prima Rovella, unica nota lieta della sera, pecca di gioventù sbagliando la misura dell’ultimo passaggio a Favilli, braccato in area di rigore da Ranocchia. Per l’ennesima volta il Genoa è il miglior ricostituente degli avversari, a torto creduti straordinari.

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