Genoa, il punto dei prestiti: quanto lavoro per il nuovo dirigente

Dalla scelta dell'allenatore alla risoluzione dei contratti pendenti

Faggiano Genoa
Daniele Faggiano (foto di Parma Calcio 1913)

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Quale sarà la carica al Genoa di Daniele Faggiano è, ormai, una pura formalità. Questione di “quando” e non più di “se”. Molto probabilmente l’attuale direttore sportivo del Parma avrà una qualifica rinforzata al Grifone: per lui si profila un incarico da amministratore con delega. Faggiano prenderà il posto di Marroccu, non più in sintonia con l’asset rossoblù: dovrà dare stabilità a un ruolo divenuto precario. Ciò che attende la nuova figura centrale della dirigenza genoana è una montagna di lavoro da sbrigare in poco più di quaranta giorni, ossia quanto dista dall’avvio ufficiale della nuova stagione (19 settembre) nella quale il Genoa è chiamato a non soffrire più come nell’ultimo agonico biennio.

Prima l’allenatore, poi la rosa. Faggiano opererà su due banchi di lavoro proprio perché il margine temporale è strettissimo. La prima scelta ricadrà sul tecnico: confermare Nicola, come la gran parte dei tifosi rossoblù auspica, oppure dare il benvenuto all’ottavo allenatore diverso in tre anni. Presa la decisone tecnica, allora sarà la volta del consolidamento e del rafforzamento della rosa. Il Genoa deve lavorare molto sulla risoluzione dei prestiti pendenti (circa quindici), in entrata come in uscita: ci saranno alcune sforbiciate, taluni esercizi del diritto di riscatto e altri accordi da rimodulare con i rispettivi club titolari del cartellino.

Alla base rientrano Sinan Gumus che dopo il felice prestito all’Antalyaspor piace al Fenerbache e al Galatasaray, Raul Asencio dal Cosenza (sette gol in Serie B, su di lui anche il Monza), Brlek dall’Ascoli (si è mosso il Venezia), Lapadula dal Lecce (difficile il riscatto da 6/7 milioni), Günter dall’Hellas Verona (riscatto pari a 4 milioni) e il marocchino El Yamiq (scadenza 2021) dal Real Saragozza, ora impegnato nei play-off di Segunda Liga.

Da definire, invece, le posizioni di Perin, Destro, Iago Falque, Goldaniga dal Sassuolo e di Soumaoro, sparito dai radar nella volata finale di stagione. Appaiono più difficili i riscatti di Barreca e Pajac, mai vere alternative a Criscito sulla fascia sinistra. Nebulosa la situazione di Sanabria, il bomber salvezza: il Genoa spera di rinegoziare la “regola del 18” pretesa dal Betis Siviglia (diciotto mesi di prestito, diciotto milioni di euro di riscatto) poiché il paraguaiano non ha raggiunto i diciotto gol complessivi.

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