Junior Messias ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha toccato tanti temi. Il primo è la libertà in campo: «A me piace giocare, ma volevo più libertà. A volte l’impegno non basta, serve altro a livello mentale perché tutto sia naturale».
Un messaggio ben compreso dal tecnico Alberto Gilardino che ha saputo sfruttare le qualità “anarchiche” dell’attaccante brasiliano, com’è accaduto nell’ultima gara col Torino al Ferraris. Ecco quanto ha dichiarato riguardo alla posizione in campo: «Proprio quella in cui ho giocato sabato scorso. un po’ mezzala, un po’ attaccante. Ho giocato a sinistra, non mi era mai successo».
Riguardo alla sua esperienza al Milan spiega: «Il mio lavoro è stato apprezzato. Ma volevo tornare ad essere il giocatore di Crotone e pensavo che il Genoa potesse aiutarmi in tal senso. Avevo la testa libera, fare le cose in modo naturale».
Messias ha anche parlato delle difficoltà iniziali: «L’inizio non è stato semplice. Ho faticato per colpa di un infortunio, poi c’è stata una ricaduta, ma sono stato bravo mentalmente a non mollare. Credo che il mio campionato inizi adesso».
