Dalla classifica del calcio a quella della musica. Pietro Fasce, prodotto del settore giovanile del Genoa condiviso assieme a Cambiaso, si sta scoprendo anche un cantante con il singolo “Loop” che si può trovare su Spotify. «La mia più grande passione è il calcio, ma la musica mostra un’altra parte di me. Mi sento in contatto con l’anima quando scrivo, suono, canto. La strada è giusta quando ci si sente sé stessi, mettendo passione» spiega il classe 2000, che ora gioca nello Sturla in seconda categoria genovese dopo aver vestito le maglie di Sestri Levante, Ligorna, Athletic Club, Alassio FC e Savona.
Oltre a essere cresciuto nel vivaio rossoblù, Fasce – il cui nome d’arte è Peppo – tifa Genoa: «Mio nonno era genoano e quindi da piccolo mi portava a vedere le partite. Poi ho iniziato a suonare la chitarra quando avevo 13 anni: inizialmente pensavo fosse un’attività sporadica ma con il passare del tempo ho preso lezioni e sono diventato autodidatta. Avendo prodotto un solo pezzo non sono ancora nessuno, ma piano piano sta diventando un lavoro a tutti gli effetti. Durante il Covid ho scritto la mia prima canzone che ho poi deciso di fare uscire». Una storia simile a quella di “Guasto d’amore” di Bresh, brano anch’esso nato durante la pandemia.
Sui grandi cantautori italiani del passato, Pietro Fasce spiega al sito Genova24.it: «Il cantautorato esiste ancora le parole sono molto importanti in una canzone. Devo scoprire ancora molto di me, non mi pongo dei vincoli: ma chi è che non prende ispirazione da Fabrizio De André e Luigi Tenco? Mi sento apprezzato perché fare musica non è da tutti. Sono fiero di me e sono senza rimpianti nel calcio. Mi sarebbe piaciuto arrivare in Serie A, inutile nasconderlo, però ora studio ingegneria e mi diverto a fare musica».