Le soddisfazioni non sono mancate ma la stagione per la Primavera ha ancora molto da dire. Alle porte c’è l’impegno contro il Bari, valido per gli ottavi di finale di campionato. Un avversario ostico benchè alla portata dei rossoblù che, nell’arco della stagione, hanno messo in mostra schemi collaudati e elementi dal futuro assicurato. Il terzo posto nella regular season, il derby di andata dominato, quello di ritorno sfuggito solo in pieno recupero e, soprattutto, una supercoppa in bacheca. Luca Chiappino è una sorta di re Mida e ancora una volta ha fornito un grande contributo alla causa rossoblù. Molte, se non tutte le società, fanno proclami di puntare sul settore giovanile ma ben poche, nell’annata, hanno raccolto i frutti del Grifone, con i debutti in serie A di El Shaarawy, Aleksic, Lazarevic, Cofie e Boakye e le convocazioni di molte altre luminose stelline.
In esclusiva per Pianetagenoa1893.net, Luca Chiappino guarda al prossimo impegno e all’annata trascorsa sulla panchina della Primavera rossoblù
Il sorteggio degli ottavi di finale vi ha riservato il Bari. Che avversario si aspetta?
«E’ una squadra che conosciamo bene avendola affrontata anche al torneo di Viareggio. Dovremo stare molto attenti, soprattutto nel match di andata, in trasferta, ma ho molto fiducia nei miei ragazzi. Le armi migliori della formazione pugliese? Fisicamente è molto forte e, soprattutto dal centrocampo in avanti, gli elementi di qualità non le mancano. Una società che punta molto sui giovani e che ha una buona tradizione a livello di settore giovanile ma se vogliamo andare fino in fondo dovremo essere bravi a superare anche questo ostacolo».
Si può già fare un bilancio della vostra stagione o è necessario attendere l’esito del campionato?
«L’obiettivo minimo è stato raggiunto. Siamo riusciti a confermare il terzo posto ottenuto nella scorsa stagione ed ora proveremo ad andare avanti e a qualificarci per la final eight. Non dimentichiamo che all’attivo abbiamo anche la vittoria nella supercoppa ma, ripeto, il nostro obiettivo principale era e resta quello di far bene in campionato. Nelle leve giovanili, inoltre, si lavora soprattutto per cercare di formare e far crescere più ragazzi possibili con l’intento di metterli in condizione di emergere in prima squadra. Anche sotto questo punto di vista non possiamo che essere contenti».
Teme che i ragazzi che hanno esordito in prima squadra possano essere distratti dal loro debutto tra i professionisti e non avere la giusta concentrazione in questa fase cruciale del campionato Primavera?
«Non credo proprio. Sono tutti ragazzi seri che hanno colto l’occasione di esordire in prima squadra ma che resteranno concentrati sulle sorti del nostro campionato. Elementi dotati di grande talento e di buona prospettiva ma non bisogna dimenticare che se hanno avuto questa soddisfazione il merito va anche attribuito ai loro compagni di squadra in Primavera».
Mancano due giornate al termine del campionato di serie A e non è escluso che qualche altro tra i suoi giovani possa esordire. Dovesse dare un consiglio a Gasperini, chi reputa più pronto per disputare almeno uno spezzone di gara?
Gasperini non ha bisogno di consigli e conosce molto bene tutti i giocatori che compongono l’organico della Primavera. Non mi pare opportuno fare nomi anche se posso ammettere che diversi ragazzi hanno le capacità per percorrere le orme dei compagni che si sono già tolti la soddisfazione di esordire in serie A».
Claudio Baffico
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