ESCLUSIVA PG – Rosace (Alto Adige): «Il “Davide” Suditirol contro il “Golia” Genoa, sarà una grande partita»

Il giornalista del quotidiano di Bolzano: «Sulla carta, con i suoi singoli, il Grifone è decisamente più forte: i biancorossi hanno un collettivo ben organizzato»

Puscas Genoa
Il gol di Puscas in Genoa-Sudtirol all'andata (Foto Genoa cfc Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

«A Bolzano c’è grande attesa per la partita di lunedì pomeriggio». Filippo Rosace, giornalista di Alto Adige, ha raccontato a Pianetagenoa1893.net l’atmosfera che si respira per Sudtirol-Genoa, un match che vale il quarto posto, con un buon piazzamento per i playoff, per gli altoatesini e la seconda piazza, che vale la promozione in serie A, per i rossoblù.

C’è grande entusiasmo in città?
«Sì, considerando che siamo al sesto sold out della stagione allo stadio “Druso”. I biglietti per i tifosi biancorossi erano già esauriti da due settimane, mentre i 650 quelli per il settore ospiti, riservati ai genoani, sono stati bruciati lunedì scorso in prevendita. C’è grande ottimismo per la squadra di casa».

Quali sono i punti di forza del Sudtirol?
«Sicuramente il reparto difensivo che concede pochissimo agli avversari. Ne sanno qualcosa il Bari che è riuscito a tirare e a segnare soltanto nel finale e il Cagliari. La linea difensiva del 4-4-2 di Bisoli, composta da Curto, Zaro, Masiello e Celli è difficile da superare, grazie anche al supporto del centrocampo e dei due attaccanti che durante la fase difensiva rientrano a dare una mano ai compagni. Riguardo all’ex rossoblù Masiello ha svolto finora un’ottima stagione: soltanto in due gare non ha convinto».

Anche il Genoa ha una difesa d’acciaio con i 21 gol subiti, uno in meno della capolista Frosinone: sarà una gara tra due squadre con atteggiamento similare?
«All’andata ho visto nel primo tempo che il Genoa ha messo sotto il Sudtirol, anche se non era riuscito a segnare. Poi nella ripresa i biancorossi hanno avanzato il baricentro e sono stati colpiti due volte. Le due squadre hanno atteggiamenti tattici diversi».

Sì ma all’andata il Genoa giocava con un 4-2-3-1, ora ha un 3-5-2 con cui Gilardino è riuscito a costruire un efficace equilibrio tra i reparti
«Non credo che il cambio del modulo modificherà qualcosa rispetto alla gara d’andata. Ho visto anche il Genoa con la Reggina e mi ha impressionato molto. Credo che la partita di lunedì sarà molto particolare e molto interessante. Sulla carta, con i suoi singoli, il Grifone è decisamente più forte: i biancorossi hanno un collettivo ben organizzato. E’ una sfida tra il “Davide” altoatesino e il “Golia” genoano. Il tecnico Bisoli si fa sentire molto dalla panchina: vuole sempre il massimo dai suoi. Da quando è al Sudtirol ci sono state solo tre sconfitte».

Il Sudtirol è un club ben organizzato anche dal punto di vista societario
«E’ una società che ha soltanto 27 anni di vita e ha fatto grandi passi, sino alla promozione in serie B. L’organizzazione è il suo punto di forza, ma dovrà crescere ancora per poter raggiungere traguardi ancora più importanti».

Per concludere: qual è l’obiettivo del Sudtirol?
«Quando è arrivato Bisoli, era quello di raggiungere la salvezza nella gara di ritorno dei playout. Adesso si parla, anche se sottovoce, del quarto posto e della qualificazione ai playoff per giocarsi l’ultimo poltrona che porta alla serie A».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.